Roma, lavori sulla tangenziale est, chiusure a singhiozzo fino al 7 novembre: il calendario e le tratte interessate

Roma, Tangenziale Est

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Roma si prepara a nuove notti di deviazioni e traffico rallentato. Dalle 21 di martedì 7 ottobre fino alle 6 del mattino del 7 novembre, la Tangenziale Est – una delle arterie più trafficate e vitali della Capitale – sarà interessata da una serie di chiusure notturne programmate per lavori di riqualificazione dell’infrastruttura. Un mese di “stop & go” su uno dei percorsi più strategici per collegare il quadrante nord con quello est della città, un nodo nevralgico che ogni giorno sopporta un flusso di migliaia di veicoli.

Il tratto interessato e gli orari delle chiusure

Il divieto di transito scatterà ogni sera alle 21.00 per terminare alle 6.00 del mattino successivo. A restare coinvolto sarà il tratto sopraelevato della Tangenziale Est, nel segmento compreso tra Largo Settimio Passamonti e viale Castrense, in direzione San Giovanni.
Qui verrà istituito un restringimento di carreggiata e, in alcuni casi, la chiusura completa per consentire gli interventi di risanamento strutturale e messa in sicurezza della sopraelevata. Una misura che – assicurano i tecnici – si è resa necessaria per preservare la stabilità e la sicurezza dell’infrastruttura, ormai segnata dal tempo e dal traffico incessante.

Lavori di notte per “limitare i disagi”: ma i romani non ci credono più

Il Campidoglio promette che le operazioni si svolgeranno in fascia notturna per ridurre al minimo i disagi per automobilisti e pendolari. Tuttavia, chi vive Roma sa bene che i cantieri “a singhiozzo” finiscono quasi sempre per avere ripercussioni anche di giorno, con rallentamenti, code e deviazioni improvvise.
L’amministrazione parla di un intervento “necessario” per mettere mano a giunti, barriere e manto stradale, ma la sensazione diffusa è quella dell’ennesimo lavoro d’urgenza arrivato dopo anni di manutenzione rinviata.
A peggiorare la situazione, il fatto che i lavori cadranno in un periodo già denso di eventi e manifestazioni sportive, con un traffico cittadino spesso al collasso.

Deroghe per gli eventi: lavori spostati all’una di notte

Quando la città si animerà per partite o concerti, la tabella subirà modifiche. Nei giorni in cui sono in programma eventi sportivi o manifestazioni di massa, il cantiere scatterà dall’una di notte, per evitare l’impatto con le ondate di tifosi e spettatori diretti allo Stadio Olimpico o al Foro Italico.
Una decisione che mostra quanto la Tangenziale resti una linea di frontiera tra la viabilità ordinaria e le esigenze di una metropoli che vive a più velocità, dove ogni spostamento – anche di poche ore – rischia di mandare in tilt un intero quadrante.

Una riqualificazione attesa da anni

La manutenzione della Tangenziale Est non è una novità, ma un tema cronico nella storia della mobilità romana. Il tratto sopraelevato, costruito negli anni ’70, è da tempo oggetto di criticità strutturali: giunti deteriorati, barriere obsolete, segnaletica sbiadita.
I lavori in corso – spiegano dal Dipartimento Mobilità – fanno parte di un piano più ampio di messa in sicurezza delle infrastrutture strategiche della città, che comprende anche ponti, gallerie e cavalcavia.
Un’operazione costosa, ma indispensabile, per evitare che la Tangenziale finisca come altri viadotti italiani ridotti a simboli di incuria.

Le proteste degli automobilisti: “La solita storia”

Tra chi percorre la Tangenziale ogni giorno, c’è più scetticismo che sollievo. “Si parla sempre di lavori notturni – commenta un tassista – ma la mattina troviamo ancora i restringimenti e nessuno che lavora”.
Molti residenti dei quartieri interessati lamentano invece rumori e disagi legati al cantiere notturno: martelli pneumatici, camion e mezzi in manovra fino all’alba. Una “riqualificazione rumorosa”, insomma, che sposta il problema più che risolverlo.

Una città che rincorre le emergenze

Ancora una volta Roma si ritrova a rincorrere la manutenzione, invece di pianificarla. Le chiusure della Tangenziale Est non sono che l’ennesimo episodio di una storia infinita: ponti da mettere in sicurezza, strade da rifare, cantieri che si accavallano senza coordinamento.
Il risultato è una Capitale che vive perennemente a velocità ridotta, dove la parola “riqualificazione” è diventata sinonimo di disagio.
Il 7 novembre, quando si spegneranno le ultime luci del cantiere, i romani sperano di ritrovare una Tangenziale più sicura e scorrevole. Ma, come spesso accade, la fiducia resta ferma ai box, in attesa che le promesse imbocchino finalmente la corsia giusta.