Roma Lido, è già emergenza Covid tra proposte e timori

Il day after  è fissato al 4 maggio, giorno fatidico in cui avrà inizio la cosiddetta fase 2. Non per tutti, ma per molti sarà il momento di uscire di nuovo di casa. E tra mille timori e prudenze tentare di riprendere una vita quasi normale. Ma per i pendolari della Roma Lido l’emergenza non sembra affatto finita. Perchè la linea  che collega Ostia con Roma zona Piramide e che è utilizzato da tantissimi pendolari anche di Acilia, Infernetto, Axa Palocco e quartiere Caltagirone dovrà essere necessariamente potenziata e messa in sicurezza. Si tratta tecnicamente di una ferrovia concessa, dunque la proprietà della tratta è regionale ma l’esercizio è di competenza di ATAC e di Roma capitale. E il rischio come sempre quando sono in troppi a comandare è che alla fine non decida nessuno. Eventualità che ovviamente le decine di migliaia di utenti di questa linea vogliono scongiurare. Prima che cominci la stagione delle riaperture e che non ci sia più tempo per riparare agli errori. E allora il sito odisseaquitidiana.it lancia alcune proposte semplici e di buon senso. Oltre ovviamente a tutte le regole di distanziamento in banchina e obbligo di mascherina che valgono anche in metropolitana. E al carico massimo del 30 per cento della portata su cui qualcuno dovrà ovviamente vigilare.

Proposte per la Roma Lido, subito tre treni nuovi che sono inutilizzati. E potenziamento delle corse da e per Acilia

Sono proposte concrete quelle che arrivano all’ATAC dai pendolari del trenino Roma Lido. Riportate dal sito odisseaquotidiana.it e testimonianza di come i cittadini abbiano idee chiare. Che vogliono sottoporre all’amministrazione e alla sindaca Raggi. Sperando di poter essere ascoltati. E allora i pendolari chiedono almeno tre treni in più per questa ferrovia, per limitare il tempo di attesa in banchina e quindi il rischio di sovraffollamento. Ma anche per consentire un corretto distanziamento all’interno dei vagoni. E il materiale rotabile ci sarebbe pure, perché sembra che alcuni treni CAF 300, quindi per intenderci ancora nuovi e dell’ultima generazione, giacciano inutilizzati al deposito della Magliana. La Raggi ce li aveva promessi, reclamano i pendolari. Anche se sarebbero in conto alla metro B. Ma su quella linea per ora non servono. E poi il comune dovrebbe acquistare altri convogli nuovi, anche in leasing. Ma fare presto, perchè siamo in emergenza. Ma serve anche potenziare il tratto che va da Acilia a Roma e viceversa, perchè è proprio lì che le corse sono insufficienti.

È necessario coordinare le corse con gli orari degli uffici. E vogliamo guanti e mascherine ai distributori automatici in stazione

I pendolari della linea Roma Lido vogliono dare il loro contributo per cercare di gestire al meglio quella fase due che sta mettendo ansia un po’ a tuti. Specie a chi non ha alternative se non quella di prendere il trasporto pubblico. Servono più treni, reclamano gli utenti di questa ferrovia. E maggiori frequenze, specie fino ad Acilia. Perchè altrimenti non sarà possibile evitare la ressa. Ed attuare un serio distanziamento sociale. In più non basterà il contapersone, perchè altrimenti con pochi posti liberi disponibili i treni partiranno sempre già pieni. E sarà impossibile salire alle stazioni intermedie. Andranno calcolate delle riserve di posti per ogni fermata, e magari stilato un protocollo con gli uffici. Per sapere chi resta a casa e chi è in telelavoro e regolarsi meglio. Infine i cittadini chiedono sanificazioni complete delle carrozze e delle stazioni, e lanciano un’idea semplice ma geniale. Distributori automatici di guanti monouso, gel e  mascherina a prezzi calmierati direttamente in stazione. Poi non dite che non ve lo avevano detto.

https://www.odisseaquotidiana.com/2020/04/lemergenza-covid19-sulla-roma-lido.html