Roma Lido, ritardi e litigi sul passaggio da Comune a Regione

La tratta della Roma Lido sembra davvero non trovare pace. Forse perché la ex ferrovia concessa nasce male, come un mostro con due teste. La strada ferrata infatti, è di proprietà della Regione Lazio. Mentre l’esercizio della tratta e i treni, sono del Comune di Roma. E per l’esattezza di Atac, da quando Metro è stata assorbita nella grande holding di via Prenestina. Così, visti anche gli incidenti che si sono verificati in questi mesi, le accuse di inefficienza si susseguono. E i due enti locali spesso giocano a ‘scarica barile’. Con i pendolari costretti ad attese infinite in banchina. E i treni che qualche volta vanno anche a fuoco. Come successo di recente in zona Tor di Valle. Quando un cavo dell’alta tensione si è staccato, andando a finire sul tetto di un vagone. Adesso, il Campidoglio e la Regione hanno raggiunto un accordo. Che prevede di trasferire tutto agli uomini di Zingaretti. Con il passaggio della Roma Lido in Astral, la potente società regionale che si occupa delle strade. Ma in cui recentemente, è confluita anche Cotral patrimonio. E che adesso potrebbe assorbire un altro pezzo importante della mobilità locale. Ma il nodo resta il personale. Infatti Atac vorrebbe far transitare circa 300 dipendenti, non solo macchinisti ed operativi. Ma anche amministrativi e addetti alle pulizie. E le trattative sono in stallo.

Si staccano i cavi elettrici della Roma Lido. Panico e fuga tra i passeggeri

Treni vecchi e troppo personale. Ecco perché il trasferimento della Roma Lido alla Regione sta rallentando

L’accordo tra la Raggi e Zingaretti è dello scorso mese di febbraio. E la Regione avrebbe già messo in bilancio i soldi per acquisire totalmente la Roma Lido. Facendola transitare nella società Astral. Una buona notizia per le decine di migliaia di pendolari, che ogni mattina affrontano da Ostia e Acilia un viaggio ‘della speranza’. Tra treni vecchi e spesso rotti, attese infinite in stazioni fatiscenti e assembramenti in banchina. Infatti, da Via Cristoforo Colombo assicurano che la tratta sarà rimessa a nuovo. Con un accurato revamping sui treni, e l’acquisto di altro materiale rotabile. E interventi pesanti sulle stazioni e gli impianti elettrici e di segnalazione. Per arrivare ad abbattere i tempi di attesa. E trasformare anche questa linea in una moderna metropolitana urbana. L’accordo già siglato però, sarebbe in una fase di stallo. Perché proprio Atac, avrebbe inserito nello scambio molto personale. Non solo macchinisti e operai. Ma anche amministrativi e addetti alle pulizie. In più resta il nodo delle officine di Magliana. Dove si fa la manutenzione dei treni. E che la Regione vorrebbe per se’ insieme a tutto il resto. Così i sindacati hanno alzato la voce. E i confederali hanno accusato che «si stanno susseguendo telefonate individuali ai lavoratori in molteplici direzioni aziendali. Atte a richiedere delle volontarietà al trasferimento lavorativo presso altre aziende della Regione Lazio». Il tutto secondo la triplice «senza il rispetto dei contratti e delle leggi vigenti».

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