Roma, manifestazione dei sindacati per dire basta alle morti sul lavoro

Basta alle morti sul lavoro. Come in un cimitero c’erano tante croci bianche piantate a terra, sormontate da caschetti gialli da cantiere e una rosa rossa appoggiata ad ogni croce. Questa la toccante scenografia scelta dai sindacati in ricordo delle vittime sul lavoro per la manifestazione unitaria, in piazza Santi Apostoli a Roma, al grido di “Basta alle morti sul lavoro”. Indetta dai sindacati dei lavoratori edili Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, a cui hanno partecipano anche i tre leader di Cgil Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. A spingere i sindacati a scendere in piazza sono i numeri di questa “strage che non si ferma”, di questa “interminabile scia di sangue” come hanno tuonato dal palco. Una piaga che da ottobre a oggi ha seminato 1.000 vittime nei luoghi di lavoro, 15 mila in dieci anni, oltre a tantissimi infortuni.
Troppi lavoratori anziani salgono sui ponteggi
Cui si aggiungono le malattie professionali, con una delle più alte incidenze proprio nei cantieri edili. Dove, troppo spesso, lavoratori over 60 salgono sui ponteggi esponendosi a rischi mortali in un’età che dovrebbe essere della pensione, e dove, dall’inizio di quest’anno ad ottobre, si è registrata una vittima ogni 48 ore. Un vero e proprio “bollettino di guerra” hanno sentenziato i sindacati. Del resto troppo spesso le norme sulla sicurezza vengono disattese nei cantieri e per i sindacati bisognerebbe rafforzare i controlli, le assunzioni tra gli ispettori. Poi, andrebbe introdotta la “patente a punti” per tutte quelle aziende che non osservano le norme sulla sicurezza e poi premiare quelle imprese che “investono sulla formazione e dove la sicurezza non è un costo ma un elemento distintivo”. Un richiesta gridata a più riprese dai tre leader.

Le proposte dei sindacati contro le morti sul lavoro
“Bisogna far applicare i contratti e poi assumere, più ispettori, più medici del lavoro e coordinare poteri e competenze dell’Inps, dell’Inail, dell’Ispettorato nazionale del lavoro, delle Asl. E’ un’azione urgente, necessaria” ha sottolineato Sbarra. “Salute e sicurezza – ha rimarcato Landini – significa non lavoro precario e non in subappalto al massimo ribasso. E, significa, non dover andare a 65 anni sui ponteggi per poi cadere. E’ chiaro quindi che significa anche parlare di riforma delle pensioni, lotta all’evasione fiscale e creare un lavoro stabile che dia un futuro ai giovani”. La mobilitazione indetta dai sindacati “servirà a far cambiare idea alla politica e al governo” ha annunciato Bombardieri. I sindacati si preparano dunque ad andare avanti con una mobilitazione ad oltranza fino alle risposte dal governo.
Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime
La manifestazione ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. E si è svolta in una piazza Santi Apostoli transennata a cui si è potuto assistere solo muniti di green pass e seduti. Oltre ai tre leader si sono alternati sul palco i segretari generali di categoria. Ossia Alessandro Genovesi (Fillea), Enzo Pelle (Filca) e Vito Panzarella (Feneal) che hanno citato numerose testimonianze. Tra queste quella di Monica, una madre che alcuni mesi fa ha perso il giovane figlio 23enne, morto in cantiere del Nordest, schiacciato da un carico di 15 quintali di impalcature sganciate da una gru in movimento. “Urlo il mio dolore anche a nome di tante altre mamme, tante altre mogli, tante altre famiglie come la nostra, devastate dalla perdita di un loro caro affinché le istituzioni facciano veramente qualcosa di concreto”.