Roma, maxi blitz all’alba al Quarticciolo: sequestrate 3.000 dosi di coca e crack, 14 persone fermate (FOTO)

Ancora un blitz al Quarticciolo, nel V Municipio di Roma. Un’intera task force dei Carabinieri sta setacciando, dall’alba di questa mattina, le strade del quartiere. Coordinati dalla Procura di Roma, i militari della Stazione di Tor Tre Teste e della Compagnia Casilina, insieme alle unità cinofile e alle Aliquote di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile, hanno dato il via a un’operazione che ha già portato a sequestri record e a diversi fermi.
Oltre tremila dosi sequestrate e cinque fermati
Appena partite le perquisizioni, sono arrivati sequestri. Oltre tremila dosi di cocaina e crack, più diversi chili di hashish, nascosti ovunque: nei cortili, nei fortini dei pusher e persino vicino alle aree gioco dei bambini. Finora sono cinque le persone fermate, portate in caserma per accertamenti. Intanto, decine di residenti si sono avvicinati ai Carabinieri per ringraziarli: “Finalmente qualcuno ci ridà il quartiere”, si sono complimentati con i militari. E durante l’imponente servizio un’anziana signora ha preso coraggio e si è avvicinata ai Carabinieri, che le hanno offerto aiuto per portare la spesa a casa.

Roma, poliziotti aggrediti per liberare i pusher: tre arresti e due feriti al Quarticciolo
Quarticciolo, quartiere “difficile”
Il Quarticciolo è da anni una delle piazze di spaccio più complesse di Roma, un labirinto di vie e cortili dove numerosi appartamenti sono stati trasformati in “fortini”, con tanto di vedette. E, per difendere gli “affari”, sono stati diversi le aggressioni alle forze dell’ordine, con veri e propri “attacchi” in strada. Gruppi di decine di persone che, attorniando le pattuglie, cercavano di far fuggire di volta in volta i pusher, picchiando poliziotti e carabinieri. Oggi i Carabinieri hanno agito all’alba, sorprendendo gli spacciatori in attività. Un’operazione “chirurgica” che punta a smantellare i fortini della droga e restituire sicurezza ai cittadini, seguendo le linee strategiche dettate dal Prefetto Lamberto Giannini e condivise dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Le operazioni della polizia: 9 arresti
Anche la polizia negli ultimi giorni ha attenzionato il quartiere e, in poche ore, ha messo a segno nove arresti. Nel mirino degli agenti, tra Falchi della Squadra Mobile e Volanti, sono finiti otto spacciatori e un rapinatore, individuati grazie a un lavoro di osservazione e blitz mirati che hanno smantellato, ancora una volta, i nuovi metodi escogitati per nascondere la droga.
Lo stratagemma delle bottiglie e i nascondigli sotto i portici
Sotto il porticato di via Ostuni, gli agenti hanno scoperto un sistema tanto ingegnoso quanto pericoloso. Le vedette indirizzavano i clienti verso bottiglie di plastica modificate con un doppio fondo. Bastava svitarle per prelevare la dose di crack. Un metodo rapido e discreto che però non ha ingannato gli investigatori, pronti a intervenire nel momento giusto. Nel corso della stessa operazione, gli agenti hanno trovato involucri di hashish nascosti in pacchetti di sigaretteabbandonati “casualmente” a terra. Tre giovani, un italiano e due di origine nordafricana, sono stati arrestati. Dai loro nascondigli i poliziotti hanno sequestrato oltre 20 grammi di crack e hashish, suddivisi in più di trenta dosi pronte per la vendita.
L’inseguimento sulla Togliatti
Poche ore prima, un tunisino di 22 anni era stato sorpreso su viale Palmiro Togliatti mentre cedeva involucri ai passanti. Alla vista degli agenti, ha tentato la fuga a bordo di un’auto, ma dopo un breve inseguimento è stato bloccato. Durante la corsa, aveva cercato di liberarsi di alcune bustine, senza successo. Nel veicolo, la polizia ha trovato dieci dosi di cocaina e hashish, oltre a denaro contante ritenuto provento dello spaccio. Alcune dosi di cocaina erano addirittura nascoste nella leva del cambio, a conferma dell’inventiva con cui i pusher tentano di eludere i controlli.
I Falchi della Squadra Mobile hanno scoperto due coppie di spacciatori che custodivano 20 dosi di hashish e cocaina. Singolare l’escamotage che utilizzava un ventottenne italiano, gravemente indiziato per rapina. L’uomo, già sottoposto all’obbligo di dimora a Roma, si fingeva un senzatetto per avvicinare le vittime con la scusa dell’elemosina. Poi, con mossa fulminea, le aggrediva per portare via ciò che avevano addosso.