Roma, maxi bonifica all’ex Arsenale Pontificio e alla Stazione Tiburtina: identificate sette persone

Polizia Locale in azione

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Roma ha vissuto nelle ultime ventiquattro ore due vaste operazioni di bonifica che hanno coinvolto decine di agenti della Polizia Locale e della Polizia di Stato. Un’azione mirata, volta a restituire decoro e sicurezza a zone delicate della Capitale, spesso teatro di occupazioni abusive e di accumuli di rifiuti.
Gli interventi hanno riguardato due aree simboliche: l’ex Arsenale Pontificio di piazzale Portuense e l’intero quadrante attorno alla Stazione Tiburtina, fino a lambire le aree di Termini. Due scenari diversi ma accomunati da un unico filo conduttore: la lotta al degrado e la riaffermazione della legalità.

L’ex arsenale pontificio liberato dai rifiuti

Questa mattina i riflettori si sono accesi sull’antico complesso dell’ex arsenale clementino, da tempo trasformato in rifugio improvvisato e ricettacolo di materiali abbandonati. Quando le pattuglie del XII Gruppo Monteverde e gli agenti del XII Distretto sono entrati all’interno dell’area, non hanno trovato persone, ma si sono imbattuti in cumuli di rifiuti e masserizie.
È così scattata un’imponente opera di pulizia, con l’avvio di una bonifica che ha interessato l’intero sito. Un luogo carico di storia, rimasto a lungo dimenticato, viene così restituito a una dimensione di ordine e vivibilità, in attesa di nuove destinazioni che possano valorizzarne il patrimonio architettonico.

Stazione Tiburtina e dintorni sotto controllo

Non meno significativo l’intervento avvenuto nella giornata di ieri attorno alla Stazione Tiburtina, cuore pulsante della mobilità romana ma anche area fragile sotto il profilo della sicurezza urbana. Le unità del II Gruppo Sapienza della Polizia Locale, insieme a uomini e mezzi della Polizia di Stato e con il supporto operativo dell’Ama, hanno ripulito strade e piazze spesso abbandonate al degrado.
Via Tiburtina, piazza delle Crociate, viale di Porta Tiburtina e piazzale Valerio Massimo sono stati interessati da un’azione capillare. Non solo spazzamento, ma vera e propria rimozione di alloggi di fortuna, masserizie, elettrodomestici abbandonati. Circa dieci metri cubi di materiali sono stati portati via in poche ore, restituendo aria nuova a un contesto urbano fortemente provato.

Le identificazioni e i controlli

Durante le operazioni sono state identificate sette persone, attualmente sottoposte a ulteriori verifiche. Un passaggio cruciale, perché il controllo del territorio non si limita alla semplice bonifica ambientale, ma si estende anche al monitoraggio delle presenze che gravitano in zone sensibili. L’attività investigativa servirà a chiarire eventuali responsabilità e a prevenire nuove situazioni di occupazione o degrado.
Le forze dell’ordine hanno agito in sinergia, mostrando come la collaborazione interforze possa produrre risultati tangibili e immediati. Non solo pulizia, dunque, ma anche prevenzione e deterrenza.

Un segnale per la città

L’azione congiunta tra Polizia Locale, Polizia di Stato e Ama assume un valore che va oltre il dato operativo. È un segnale forte, indirizzato a chi percepisce alcune aree della città come zone franche. Roma non può permettersi spazi abbandonati al degrado, soprattutto nei pressi di luoghi ad alta frequentazione come le stazioni ferroviarie o complessi storici di pregio.
Il recupero degli spazi urbani e la loro restituzione alla collettività rappresentano una sfida continua. Ogni intervento di questo tipo, per quanto circoscritto, contribuisce a consolidare un percorso di rigenerazione urbana che passa attraverso legalità, sicurezza e rispetto del patrimonio comune.