Roma, maxi sequestro di rifiuti pericolosi: fermati due carichi destinati allo smaltimento illegale
Due enormi carichi di rifiuti pericolosi diretti allo smaltimento illegale sono stati intercettati dalla Polizia Locale di Roma Capitale. Gli agenti del Nucleo Ambiente e Decoro (NAD), impegnati da settimane in una serie di controlli mirati, hanno bloccato due autocarri colmi di materiali contaminanti e destinati ad essere abbandonati nelle zone periferiche della Capitale.
Operazione su via Nomentana e a Castel Fusano
Il primo sequestro è avvenuto su via Nomentana, nei pressi del Grande Raccordo Anulare. Durante un controllo stradale, gli agenti del NAD hanno scoperto un furgone stipato con oltre una tonnellata di rifiuti pericolosi e non, tra cui rottami metallici, apparecchiature elettriche ed elettroniche, componenti in plastica, arredi in legno e materiali contenenti gas ozono–alteranti. Tutto era ammassato con l’intento di nascondere la presenza delle sostanze più pericolose e ingannare i controlli.
Il conducente, colto sul fatto, è stato trovato in possesso di documentazione falsificata e incompleta, un espediente per eludere la tracciabilità del carico. Le successive indagini hanno rivelato che i materiali provenivano da privati cittadini e aziende che si erano disfatti illegalmente dei propri rifiuti per risparmiare sui costi dello smaltimento regolare.
Il secondo intervento, invece, si è svolto in via della Stazione di Castel Fusano, nel Municipio X, dove un altro autocarro è stato fermato con a bordo rifiuti speciali pericolosi provenienti da autofficine e demolitori: motori contaminati, pneumatici fuori uso, pezzi di carrozzeria e oli esausti pronti per essere abbandonati.
Denunce, sequestri e indagini contro lo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi
Entrambi i conducenti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per gestione illecita di rifiuti pericolosi e non, in violazione della normativa ambientale. I veicoli e i carichi sono stati sottoposti a sequestro, mentre le patenti di guida sono state ritirate ai fini della sospensione.
Ma l’attività della Polizia Locale non si è fermata qui: le indagini hanno portato alla denuncia di tre imprenditori edili, ritenuti responsabili di una gestione abusiva di rifiuti speciali e di concorrenza sleale nei confronti delle imprese in regola.
L’azione investigativa del NAD continua per individuare altri soggetti coinvolti nella filiera dello smaltimento illegale, che interessa soprattutto i settori dell’edilizia e dell’autoriparazione.
L’obiettivo è uno solo: colpire chi inquina per profitto e ripristinare la legalità ambientale nelle periferie di Roma, troppo spesso trasformate in discariche a cielo aperto.