Roma, metro C: la fermata di piazza Venezia aprirà nel 2033: il resto della linea nel 2036

Dopo anni di attese e rinvii, Roma ha finalmente una data certa per l’apertura della stazione di piazza Venezia della metro C. L’inaugurazione è fissata al 2033. La fermata, destinata a diventare il nuovo cuore della rete metropolitana, sarà anche una stazione-museo, connessa direttamente alle aree archeologiche sotterranee. Per i cittadini, rappresenterà il punto di arrivo temporaneo della linea, in attesa del completamento della tratta verso Roma Nord.
Le nuove fermate e la scadenza del 2036
L’intero prolungamento da piazza Venezia a Farnesina comprenderà cinque nuove stazioni: Chiesa Nuova, San Pietro, Mazzini, Auditorium e Farnesina. La conclusione dei lavori è prevista per il 2036. La decisione di aprire piazza Venezia in anticipo segna una svolta: fino a poco tempo fa l’apertura era programmata in contemporanea con tutte le fermate. Ora, invece, sarà possibile utilizzare il nuovo capolinea già tre anni prima del completamento dell’intera tratta.

Il cantiere al centro della città
La costruzione della stazione di piazza Venezia prosegue con una nuova fase che cambierà la viabilità nel cuore della Capitale. Tra ottobre e novembre il cantiere si sposterà dal lato di palazzo Venezia a quello delle Assicurazioni Generali.
Questo comporterà una diversa gestione del traffico: sarà riaperto l’asse stradale sotto palazzo Venezia, mentre la nuova area di lavoro occuperà l’altro lato della piazza. Una modifica destinata a durare circa due anni, durante i quali verranno realizzate le fondamenta in cemento armato fino a 85 metri di profondità.
Rischio archeologia e scavi delicati
La realizzazione della stazione Venezia è particolarmente complessa per la presenza di importanti stratificazioni archeologiche. Dopo le opere strutturali inizierà lo scavo vero e proprio, che interesserà i primi 15 metri di terreno. È in questa fase che potrebbero emergere nuove testimonianze dell’antica Roma. Eventuali ritrovamenti richiederanno tempi aggiuntivi per gli studi e la conservazione, con possibili ripercussioni sul cronoprogramma dei lavori.
Le altre linee in programma
Parallelamente alla metro C, Roma lavora a nuovi progetti per l’estensione delle altre linee. Per la linea B è in preparazione il prolungamento da Rebibbia al tecnopolo Tiburtino, passando per Casal Monastero. Il vecchio progetto legato a compensazioni edilizie è stato accantonato: i fondi saranno richiesti interamente al Ministero delle Infrastrutture.
Metro A e Metro D: le ipotesi di sviluppo
Per la linea A è prevista una diramazione a ovest, con due direzioni: Monte Spaccato e Monte Mario, passando per Torrevecchia. È in corso la revisione progettuale. Ancora più ambizioso il piano per la linea D, che prevede 30 stazioni per un costo stimato tra i 9 e i 10 miliardi di euro. Il tracciato partirà da Talenti, passerà per Jonio e Villa Chigi, per poi arrivare a Barberini e piazza Venezia, dove lo snodo sarà con la linea C. Nel 2027 potrebbe arrivare la richiesta di finanziamenti iniziali per dare avvio al cantiere.
Una sfida per la mobilità della Capitale
La tabella di marcia fissata per la metro C e i progetti sulle altre linee delineano un futuro ambizioso per la mobilità romana. Le nuove scadenze rappresentano un segnale di concretezza, ma i tempi restano lunghi. Solo nel prossimo decennio i cittadini potranno vedere i primi risultati. Piazza Venezia diventerà il fulcro della rete metropolitana, trasformandosi in una porta d’accesso al centro storico e in un nodo strategico per i futuri collegamenti.