Roma, metro C, via alla tratta T 2 che scorrerà sotto il Tevere: investimento da 2 miliardi di €

Parte la costruzione della tratta T2 della Linea C della metropolitana di Roma. L’intervento, da circa 2 miliardi di euro, è uno dei più ambiziosi e complessi mai pianificati nella Capitale. Il contratto, appena firmato dal colosso Webuild insieme a Vianini Lavori, segna un passo decisivo verso il completamento della linea che collegherà la periferia sud-est al quadrante nord-ovest della città.
Il nuovo tratto si estenderà per circa 4 chilometri, unendo piazza Venezia al nodo di Clodio/Mazzini. Lungo il percorso verranno realizzate quattro stazioni: Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio/Mazzini. Un’infrastruttura strategica non solo per la mobilità urbana, ma anche per il rilancio dell’area centrale di Roma.

Sotto il Tevere e dentro Roma: via al nuovo tratto della metro C
Non si tratta solo di scavare tunnel: la tratta T2 attraverserà uno dei cuori archeologici più delicati d’Europa, oltrepassando il fiume Tevere e zone dal valore storico incalcolabile. È questo il motivo per cui il progetto viene considerato una sfida ingegneristica senza precedenti. Le difficoltà operative saranno molteplici, dal rischio idrogeologico alla salvaguardia dei reperti archeologici che potrebbero emergere durante gli scavi.
L’intervento richiederà tecnologie all’avanguardia e una continua mediazione tra esigenze infrastrutturali e tutela del patrimonio. Un equilibrio difficile ma necessario per costruire nel rispetto di una città-museo che vive sopra e sotto terra.
Roma, San Pietro e Chiesa Nuova: le archeostazioni
Due delle quattro nuove fermate, San Pietro e Chiesa Nuova, saranno vere e proprie “archeostazioni”, ovvero strutture pensate per integrarsi con il contesto storico, diventando esse stesse parte del racconto archeologico della città. San Pietro, in particolare, sarà la stazione più profonda di tutta la linea, con una discesa vertiginosa di 48 metri. Sorgerà all’interno dei giardini di Castel Sant’Angelo, in una delle aree più vincolate dal punto di vista monumentale.
La sua realizzazione richiederà interventi calibrati, capaci di preservare l’identità storica della zona e al contempo garantire l’efficienza del servizio metropolitano. Anche Chiesa Nuova avrà una configurazione pensata per dialogare con il contesto artistico e urbanistico, a pochi passi da Corso Vittorio Emanuele e da alcune delle chiese barocche più celebri di Roma.
Verso il completamento della tratta centrale della metro C di Roma
Mentre prende forma la T2, avanzano i lavori anche sulla sezione centrale già in costruzione tra San Giovanni e Colosseo/Fori Imperiali. In particolare, si avvicina il completamento delle stazioni Porta Metronia e Colosseo, previste per settembre. Queste nuove fermate, come le future archeostazioni, sono concepite per combinare utilità e valorizzazione culturale, mostrando reperti e strutture antiche direttamente ai passeggeri.
L’obiettivo è rendere la metro non solo un mezzo di trasporto, ma anche un’esperienza culturale. In questa logica, ogni stazione della Linea C diventa una vetrina dell’identità storica della Capitale.
Una metropolitana lunga decenni
A progetto concluso, la Linea C avrà un’estensione di 26 chilometri e 29 stazioni, 22 delle quali già operative. Il tracciato collegherà l’estrema periferia sud-est, da Pantano Borghese, fino a Clodio/Mazzini, creando una dorsale sotterranea fondamentale per alleggerire il traffico in superficie e restituire respiro a una città soffocata dall’automobile.
Un’opera attesa da decenni, che ha vissuto infiniti stop e ripartenze, tra contenziosi, vincoli archeologici e carenze di fondi. Ora, con la firma del contratto per la T2, sembra arrivato il momento della svolta. La metro C, da eterna incompiuta, si avvicina finalmente a diventare il cuore pulsante della nuova mobilità romana.