Roma, migliaia in piazza per il corteo pro Palestina: “Siamo oltre 600mila”

Roma, corteo Pro Palestina Colosseo

Roma si è trasformata in un’enorme onda umana, travolta dalla partecipazione di oltre 600mila persone che hanno aderito al corteo nazionale a sostegno della Palestina. Partita da Porta San Paolo, la marcia ha attraversato luoghi simbolici della Capitale — tra cui il Colosseo e via Merulana — fino a raggiungere piazza San Giovanni, dove si sono tenuti gli interventi finali dal palco.

Il corteo pro Palestina blocca Roma, traffico e metro in tilt

L’afflusso è stato così massiccio da rendere il percorso quasi ingestibile. Mentre la parte iniziale del corteo era già arrivata nei pressi di San Giovanni, la coda era ancora ferma a Porta San Paolo, con piazzale Ostiense completamente invaso. Gli organizzatori hanno definito la partecipazione come “senza precedenti”, incapaci di contenere tutti i manifestanti.

Le conseguenze sulla viabilità sono state immediate: numerose strade chiuse e traffico completamente paralizzato. Anche la stazione metro Piramide è stata temporaneamente chiusa per motivi di sicurezza, causando ulteriori disagi ai cittadini. La Questura aveva già attivato posti di blocco fin dalle prime ore del mattino, controllando i pullman in arrivo ai caselli autostradali e nelle principali stazioni ferroviarie.

Durante i controlli, le forze dell’ordine hanno sequestrato oggetti non autorizzati come caschi, mazze, fumogeni e maschere antigas. Cinque minorenni provenienti da Pisa sono stati identificati nei pressi di Colle Oppio, trovati in possesso di bombolette spray, bottiglie in vetro e altro materiale pericoloso.

In piazza per dire stop alla guerra

La manifestazione di oggi non è stata soltanto un atto di protesta. È diventata una presa di posizione politica forte, lanciata nel cuore della Capitale italiana in un momento in cui le tensioni internazionali sono alle stelle. Gli slogan e i cartelli hanno espresso un messaggio unanime: fermare i bombardamenti a Gaza, sospendere le forniture militari a Israele e sollecitare un intervento concreto della comunità internazionale.

Maya Issa, presidente del movimento degli studenti palestinesi, ha preso la parola dal camion di apertura del corteo dichiarando: “Stiamo bloccando tutto. La coda è ancora a Piramide, siamo oltre 600mila persone.”

Durante tutta la marcia, sono stati esposti striscioni e cartelli in difesa dei diritti umani, della libertà e della pace. Il messaggio di solidarietà con il popolo di Gaza ha risuonato forte, unendo generazioni, provenienze e culture diverse.

La giornata si è chiusa in piazza San Giovanni, con una serie di testimonianze e interventi dal palco, che hanno rafforzato l’eco simbolica di questa mobilitazione. Roma ha vissuto un sabato difficile, tra blocchi stradali e trasporti al collasso, ma ha vissuto anche un momento storico segnato da una mobilitazione che, per forma e intensità, sembra destinata a lasciare traccia ben oltre i confini cittadini.