Roma, minacce a Lotito, indagato Sandro er Caciara. L’influencer: “Solo uno scherzo”

Alessandro Ceccarelli, 44 anni, è conosciuto dal popolo del web come “Sandro er Caciara”. Operaio e originario della borgata Ottavia, a Roma Nord, negli ultimi anni ha tentato di trasformare la sua verve in una professione, pubblicando video ironici per i suoi 124mila follower su Instagram e oltre 36mila su TikTok. Personaggio popolare in rete, Ceccarelli ha sempre dichiarato di parlare “alla gente delle borgate” senza occuparsi di calcio o tifo organizzato.
L’inchiesta sulle minacce al presidente della Lazio Lotito
Il nome di Ceccarelli compare ora in un’indagine aperta dalla Procura di Roma sulle minacce rivolte al presidente della Lazio e senatore Claudio Lotito. Un’inchiesta che da tempo monitora un’ondata di telefonate moleste e insulti che il dirigente subisce da mesi, insieme a striscioni e manifestazioni ostili. L’obiettivo, secondo Lotito, sarebbe costringerlo a cedere la società biancoceleste.

La diretta su TikTok
Il 28 gennaio 2024, Ceccarelli ha trasmesso una diretta su TikTok dedicata agli scherzi telefonici, format che riprende il modello delle gag radiofoniche. Durante la live, dopo alcune telefonate a conoscenti, un utente anonimo gli avrebbe inviato il numero privato di Lotito, chiedendogli di chiamarlo.
È a quel punto che sarebbero partite quindici chiamate consecutive al cellulare del presidente, usando l’utenza intestata al figlio minorenne di Ceccarelli.
La sequenza delle chiamate
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Digos, nelle prime dieci chiamate Lotito non avrebbe risposto. Alla successiva, Ceccarelli gli avrebbe rivolto una frase leggera e apparentemente scherzosa sul rendimento della Lazio. Dopo una nuova interruzione, la telefonata successiva sarebbe stata più colorita, con un’espressione tipica del gergo romano che, per la Procura, configura un atto di molestia.
Convocazione in questura
Il 21 giugno 2024, Ceccarelli è stato convocato in questura per eleggere domicilio nell’ambito dell’inchiesta. L’accusa a suo carico è di minacce e molestie. Per gli inquirenti, l’episodio si inserisce in un contesto ben più ampio di intimidazioni subite da Lotito, che negli ultimi anni ha denunciato una vera e propria campagna ostile contro di lui e la sua famiglia.
Un’indagine più ampia
L’inchiesta di piazzale Clodio mira a individuare la rete di tifosi e soggetti che, dietro l’anonimato di telefonate e social, portano avanti un’azione sistematica di pressione. Le minacce, documentate in centinaia di episodi, spaziano da auguri di morte a messaggi intimidatori, fino a telefonate ripetute giorno e notte.
Silenzio e preoccupazione
Lotito, pur senza commentare nello specifico l’episodio che coinvolge Ceccarelli, ha ribadito pubblicamente di sentirsi sotto attacco. Il presidente ha parlato di una strategia mirata a destabilizzarlo e metterne a rischio la sicurezza personale e quella dei suoi cari. Nel frattempo, la Procura prosegue le indagini per accertare se l’azione di “Sandro er Caciara” fosse un semplice scherzo o un tassello di una più complessa campagna di minacce.