Roma, minorenne quasi esanime, serate per studenti e alcol senza documenti: chiuso un locale all’Eur
Dieci giorni di chiusura. È questo il provvedimento disposto dalla Questura di Roma nei confronti di un locale dell’Eur, al termine di una serie di controlli della Polizia di Stato. Al centro della vicenda, la somministrazione di alcol a minorenni e l’organizzazione di serate rivolte a un pubblico molto giovane.
Serate per studenti promosse sui social
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia Amministrativa del Distretto Esposizione, il locale organizzava con regolarità eventi pubblicizzati come “school party”. Gli appuntamenti venivano annunciati soprattutto attraverso storie sui social network, spesso diffuse all’ultimo momento e rilanciate su pagine seguite da studenti di alcune scuole superiori della zona.
Serate che attiravano molti ragazzi, anche minorenni, favoriti da prezzi particolarmente bassi sugli spritz. Durante gli accertamenti è emerso che la somministrazione di alcol avveniva senza la richiesta di documenti di identità, rendendo di fatto assente qualsiasi verifica sull’età dei clienti.
Un primo intervento già ad aprile
Una situazione che non era passata inosservata. Già nel mese di aprile, infatti, le segnalazioni dei residenti, preoccupati per quanto stava accadendo, avevano portato il Questore a disporre una prima sospensione dell’attività per sette giorni.
Un segnale che, secondo quanto emerso successivamente, non sarebbe bastato a cambiare le modalità di gestione delle serate. Nuove segnalazioni, arrivate anche tramite l’app YouPol, hanno portato a ulteriori controlli da parte della polizia.
Il soccorso a un minorenne esanime dopo aver bevuto alcol
Durante questi accertamenti, una volante è intervenuta a supporto del 118 per soccorrere un ragazzo minorenne, trovato in strada dopo aver bevuto alcol. Un episodio che ha colpito anche per le condizioni in cui il giovane è stato trovato e che ha confermato le preoccupazioni già espresse da chi vive nella zona.
Anche in questo caso, dagli accertamenti è emerso che non era stato richiesto alcun documento prima della somministrazione delle bevande.
Alla luce degli elementi raccolti, al termine dell’attività istruttoria, la Questura di Roma ha disposto la sospensione della licenza per dieci giorni, notificando il provvedimento al titolare del locale. Per l’esercizio sono così scattati nuovamente i sigilli della Polizia di Stato.