Roma, Monteverde avrà un Black Point, ecco dove sorgerà: pagato con mutuo come quello dell’Eur, fondi PNRR finiti

Roma, l'area di Monteverde interessata dal nuovo Black Point, foto Google Map

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Roma, la Giunta Gualtieri ha dato il via libera al progetto di messa in sicurezza dell’incrocio tra via Fratelli Bonnet, viale delle Mura Gianicolensi e via Calandrelli, a Monteverde. Un incrocio ad alto rischio che ora entra ufficialmente nella mappa dei “Black Point” di Roma. L’intervento costerà 650 mila euro e sarà finanziato con un mutuo acceso dal comune di Roma. Un nuovo finanziamento bancario, esattamente come già avvenuto per il recente caso del Black Point di via Cristoforo Colombo all’Eur (da 2,2 milioni) , visto che i fondi PNRR sono finiti. In totale, quindi, i due Black Point di Monteverde e Eur – approvati negli ultimi giorni – costeranno ai romani circa 3 milioni di euro che verranno pagati a rate, per i prossimi vent’anni, tramite finanziamenti bancari.

L’incrocio pericoloso di Monteverde che cambia volto, qualcuno ha informato i cittadini?

Il progetto di Monteverde, in particolare, prevede un cambio dell’intersezione Bonnet–Mura Gianicolensi–Calandrelli. Le carte del Campidoglio parlano di “messa in sicurezza dell’incrocio” e di nuove aree pedonali lungo le Mura Gianicolensi.

Non si tratta, quindi, solo di strisce e segnaletica, almeno secondo il Comune. Ma si tratterebbe di un intervento strutturale che punterebbe a rallentare le velocità. Odinare i flussi e restituire un pezzo di città ai pedoni in un’area di alto pregio storico e architettonico, le sosta selvaggia e situazioni di rischio quotidiano.

Ma al netto dei presunti buoni propositi del Campidoglio, la prima domanda sorge spontanea. Specie alla luce delle recenti contestazioni dei cittadini in merito ad altri Black Point in corso di realizzazione in centro e periferia. Qualcuno ha concordato il progetto con i residenti?

Chi ha deciso: presenti e assenti in Giunta

Il progetto è stato approvato dalla Giunta il 6 novembre 2025. A presiedere la riunione è stata Alfonsi. Erano presenti in Giunta: Alfonsi, Battaglia, Funari, Lucarelli, Segnalini, Patanè, Smeriglio e Veloccia. Assenti Gualtieri, sindaco nonchè contestualmente commissario per il debito di Roma, e gli assessori Scozzese, Onorato, Pratelli, Zevi. Si tratta di una scelta, quella relativa al nuovo Black Point di Monteverde e relativo mutuo, presa quindi da un esecutivo non al completo.

Monteverde come l’Eur: la sicurezza che si fa col debito

Come accennato in apertura, il meccanismo per la messa in sicurezza di questo incrocio ricorda da vicino il caso del Black Point sulla via Cristoforo Colombo, all’Eur. Anch’esso finanziato con mutui visto che i fondi PNRR e giubilari sarebbero esauriti. Anche a Monteverde, l’intervento viene inserito nel Piano Investimenti 2024–2026 del Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti e agganciato alla leva del debito.
Roma continua quindi a usare lo strumento del mutuo non solo per grandi opere strategiche. Ma anche per la messa in sicurezza di singoli incroci, aiuole, manutenzioni e piccoli interventi urbani. La logica è sempre la stessa: si realizza oggi ciò che i cittadini pagheranno domani, in un quadro di esposizione complessiva che, tra vecchi e nuovi prestiti, continua a crescere.

Sicurezza stradale sì, ma perché sempre a mutuo?

La domanda politica che rivolgiamo al Campidoglio è quindi la stessa che abbiamo posto per l’Eur: perché interventi di sicurezza stradale, che dovrebbero rientrare nella normale manutenzione della città, vengono finanziati a mutuo e non con risorse ordinarie o fondi straordinari?
Il rischio è che la sicurezza diventi un capitolo stabile del debito cittadino. Ogni nuovo Black Point messo in sicurezza oggi, dal centro alla periferia, viene pagato a rate nei decenni a venire. Nessuna conferenza stampa, nessuna diretta social ha spiegato ai residenti di Monteverde che il nuovo incrocio “sicuro” lungo le Mura Gianicolensi sarà un’opera a debito, come tante altre.