Roma, motoseghe per 3mila alberi (con ripiantumazioni) in 11 Municipi: Giunta dice ‘Sì’ al mutuo da 6 milioni, ma senza Trasparenza
Roma, la Giunta Gualtieri ha detto ‘Sì’ lo scorso 4 dicembre ad una spesa di 5,67 milioni di euro per un Piano diffuso di “deceppamenti” di alberi (ossia di abbattimenti) e nuove piantumazioni” per un totale stimato di circa 3mila alberature stradali. Evidentemente, i tanto decantati fondi PNRR o quelli del Giubileo 2025 gestiti direttamente dal sindaco-commissario Gualtieri, gli aiuti(ni) ministeriali e regionali, non sono bastati alCampidoglio.
Tradotto in parole semplici: via alberi, ceppaie e radici residue, sistemazione dei marciapiedi dove serve e nuovi alberi. Il cuore finanziario dell’operazione, però, racconta anche un’altra verità politica. La macchina capitolina chiede di attivare fondi da mutuo per 5,5 milioni, mentre una parte minore viene coperta con risorse già disponibili. È il classico messaggio “facciamo e facciamo in grande”, ma con il conto che si spalma sul futuro.
Giunta, ok al nuovo mutuo per Roma: assenti in sei, presenti in sette
Prima di tutto, a guidare i lavori della Giunta non è stato il sindaco Roberto Gualtieri, commissario per il Giubileo 2025. Nè tantomeno la sua vice sindaco, Scozzese, che è anche la delegata al Bilancio di Roma, entrambi assenti. Ma l’assessora Ornella Segnalini (Lavori Pubblici). In Aula c’erano anche Alfonsi (Ambiente), Battaglia, Zevi, Patanè, Pratelli e Veloccia. Mentre Lucarelli risulta presente, ma ha lasciato la sala nel corso della seduta. Assenti, oltre a sindaco e vice, anche Alessandro Onorato, Barbara Funari e Massimiliano Smeriglio. È una geografia di presenze e assenze che, nel Palazzo, dice sempre qualcosa. Sulle priorità, sui dossier “caldi”, sul peso politico che si decide di mettere su un tema.
Dove si interviene: la “mappa politica” dei 3mila alberi, Municipio per Municipio
La delibera prevede 3.000 abbattimenti e (presunti) nuovi alberi. Distribuiti lungo una griglia che attraversa Roma in profondità. Il piano si muove su quattro blocchi territoriali che sommano più Municipi, dal quadrante dei Municipi II, III e IV fino a quello dei V e VI, poi ancora il pacchetto dei IX, X e XI, e infine l’area dei XIII, XIV e XV. È qui che si concentreranno gli interventi più visibili: filari stradali da ricostruire, ceppaie da rimuovere, nuovi impianti da mettere a dimora e mantenere. Nella delibera di Giunta non si spiega se prima di procedere agli abbattimenti, nell’apposita sezione Trasparenza-Abbattimento Alberi verranno pubblicate le perizie agronomiche, VTA e analisi strumentali già svolte sugli alberi in procinto di abbattimento, come richiesto più e più volte da cittadini, associazioni e comitati territoriali.,
La pagina che non c’è: il buco nero della Trasparenza sugli alberi
Il punto più spinoso, per l’appunto, resta quello che i cittadini chiamano “la prova dei fatti”: la trasparenza. Perché mentre la Giunta approva piani e stanzia milioni, la fiducia si misura su un dettaglio che dettaglio non è: la sezione online dedicata agli abbattimenti e agli interventi sugli alberi. Negli ultimi mesi quella pagina è stata segnalata come intermittente, incompleta o comunque difficile da usare per verificare cosa viene autorizzato, dove e con quali motivazioni.
È un cortocircuito politico: se gli atti non sono facilmente consultabili, se le informazioni arrivano tardi o in modo frammentario, ogni taglio – anche quando necessario – viene percepito come opaco, e ogni nuova piantumazione come un annuncio. In una città dove il verde è già terreno di polemiche e denunce, l’assenza di un canale pubblico stabile e leggibile non è un problema tecnico: è un problema di democrazia amministrativa, perché senza carte accessibili la cittadinanza non può controllare, capire, intervenire. E quando la trasparenza vacilla, il verde smette di essere una politica urbana e diventa un fronte di scontro permanente. Al momento, su questa pagina, sono stati pubblicati solo due provvedimenti, una sorta di goccia nel mare magnum degli abbattimenti della capitale.

Il “verde fantasma” in Procura: perché i pm vogliono vedere le carte
Sul dossier alberi, ormai, del resto, non si gioca solo una partita politica: c’è anche una partita giudiziaria. Nel 2025 la Procura di Roma ha acceso i riflettori sugli abbattimenti nelle ville storiche e nei grandi parchi. Ma anche sul presunto ”sistema’ di appalti e manutenzioni che li governa. L’ipotesi dei magistrati romani – tutta da confermare – è che i tagli siano stati in parte “incontrollati” o comunque non pienamente tracciati. E che per anni sia mancata una rendicontazione pubblica chiara sui numeri reali e sulle sostituzioni. L’indagine – partita anche a seguito di esposti e segnalazioni politiche e civiche – punta a capire dove finisca la sicurezza e dove inizi l’opacità.