Roma, nasce un nuovo parco da 6500 metriquadri più parcheggio ad Arco di Travertino: Campidoglio avvia 18 espropri

Roma, nasce (forse) un nuovo parco da 6500 metri quadri con annesso parcheggio pubblico ad Arco di Travertino, in via Genzano: il Campidoglio avvia 18 espropri esecutivo, il via libera ultimo e definitivo risale al 28 maggio. Dopo quindici anni di stallo, degrado e promesse disattese, il Comune di Roma ha finalmente compiuto il primo passo per restituire un’area verde al quartiere Arco di Travertino. I
ll Dipartimento Espropri ha infatti avviato le notifiche del decreto di acquisizione per dare il via alla realizzazione del parco pubblico da 6500 metriquadri più annesso parcheggio su via Genzano, non lontano da via Rocca di Papa. Un’operazione attesa da anni e che prevede 18 espropri tra terreni di proprietà privata e di società, per un costo complessivo di 128.796 euro, stimati al momento.

Un nuovo parco più Centro Sportivo a Roma – Arco di Traverrtino, dopo 15 anni
La cifra è stata stanziata per superare lo scoglio che per anni ha bloccato ogni intervento: la mancata disponibilità dell’area. Area che dovrebbe – secondo i proponenti – essere destinata a divenire un parco con annesso parcheggio pubblico.
Al momento, però, non si conoscono né i tempi né tantomeno i costi dell’intera operazione di riavvio dell’ex Punto Verde. Verrà gestito dal pubblico? Affidato al privato con bando? Quali, in ogni caso, i tempi di attesa che l’area diventi, per davvero, disponibile per i cittadini? Ancora, per il momento, non si sa. Anche perchè sugli espropri incombe sempre il rischio della ‘pioggia‘ di ricorsi al Tar del Lazio, con tutti i rallentamenti del caso.
Roma, un’attesa infinita tra degrado e abbandono
La storia dell’area di via Genzano è emblematica di una Capitale spesso intrappolata nei propri limiti amministrativi. Nel 2010, un cartello apposto dal concessionario annunciava la sospensione della manutenzione a causa del mancato via libera a una perizia di variante.
Da allora, il parco è rimasto chiuso, lasciando un’intera comunità senza uno spazio verde fruibile. La zona cani, unica struttura utilizzabile, è stata rapidamente lasciata al degrado. Tutto intorno, sterpaglie, recinzioni arrugginite e promesse cadute nel vuoto.
Il fallimento del Punto Verde Qualità 9.1
Quell’area era parte del progetto “Punto Verde Qualità 9.1”, uno dei tanti strumenti urbanistici varati dal Comune per migliorare i quartieri attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. Il progetto era stato inserito nel Piano di Zona 18, ma si è rapidamente arenato.
Ritardi, lungaggini burocratiche e il fallimento del soggetto concessionario hanno portato alla revoca dell’iniziativa. L’area è rimasta bloccata per anni, con petizioni dei cittadini, interrogazioni municipali e sollecitazioni mai realmente ascoltate. Il risultato: un parco mai nato e un quartiere defraudato di un bene comune.
Il Campidoglio riparte dagli espropri, ma ora dovrà ‘dichiarare’ il da farsi
Ora l’amministrazione ha finalmente deciso di cambiare passo. Con l’avvio delle notifiche il 28 maggio 2025, il Comune ha messo in moto la macchina per la riacquisizione dell’area. Gli espropri riguardano 18 soggetti tra società e privati, su cui pendeva da tempo la necessità di un’azione risolutiva.
Il primo atto concreto è stato lo stanziamento dei fondi per l’acquisizione, pari a 128.796 euro. Una cifra relativamente modesta rispetto ai lunghi anni di immobilismo, ma decisiva per sbloccare un nodo che sembrava irrisolvibile.
Una ‘restituzione’ attesa da troppo tempo da Roma e dai romani
La realizzazione del parco pubblico ad Arco di Travertino rappresenta un atto di giustizia urbana verso una comunità che per troppo tempo ha dovuto assistere inerme al degrado di uno spazio che avrebbe dovuto essere il cuore verde del quartiere.
Dopo anni di abbandono, la svolta sembra finalmente arrivata. Il quartiere, uno dei più popolosi del Municipio VII, potrà contare su un’area verde accessibile e riqualificata, che si propone di diventare un punto di riferimento per famiglie, bambini e anziani.

Da spazio negato a bene comune di Roma – Arco di Travertino
Il processo non sarà immediato, ma le fondamenta sono state poste. Gli espropri rappresentano il primo vero passo verso la trasformazione dell’area in un parco fruibile. Dopo 15 anni di immobilismo, l’amministrazione capitolina ha finalmente preso una direzione chiara: restituire un bene pubblico alla cittadinanza.
Arco di Travertino potrà riappropriarsi di quello che gli era stato tolto. Ora resta da vigilare affinché il progetto non subisca ulteriori rallentamenti. Ma per la prima volta, dopo tanto tempo, il futuro dell’area verde non appare più una chimera.
