Roma, nasconde in casa armi, droga e 20mila euro: arrestato 30enne

Droga sequestrata

Lo osservavano da giorni, a distanza, quasi invisibili, ma sempre presenti. Non era un caso che quell’appartamento di Roma, in zona Magliana fosse finito nel mirino degli agenti del Commissariato Trastevere: i sospetti su un possibile traffico di droga erano troppi per poterli ignorare. E quando il quadro si è fatto chiaro, è bastato attendere il momento giusto.

Il 30enne, romano e volto noto alle forze dell’ordine, è stato seguito dagli investigatori mentre lasciava lo stabile per incontrare due probabili clienti in due momenti diversi. Due scambi rapidi in auto in un vicolo cieco. Un comportamento che ha confermato ogni ipotesi: spaccio in piena regola.

Roma, “traditi” da un mazzo di chiavi: in casa armi, un chilo di cocaina e il pentolone per cuocere il crack

La base dello spaccio

Appena capito di essere stato notato, il ragazzo si è precipitato nel suo appartamento, barricandosi dentro nel tentativo di guadagnare tempo. Ha provato a contattare telefonicamente il suo avvocato, ma – quando i poliziotti hanno bussato – non ha potuto fare altro che aprire la porta.

La scena che si è presentata agli agenti, una volta entrati, è stata quella che in gergo chiamano “casa laboratorio”: hashish confezionato e pronto alla venditabilancini di precisionenumerosi telefoni cellulari e soprattutto 20.000 euro in contanti. Ma non era tutto.

Armi e munizioni in un armadio: un arsenale nascosto in salotto

Durante la perquisizione, un dettaglio ha colpito i poliziotti: un incavo sospetto ricavato all’interno di un armadio. Ed è lì che hanno trovato una pistola revolver, risultata rubata, e 51 cartucce pronte all’uso. E questo ha complicato la posizione del 30enne.

A quel punto, per il ragazzo è scattato l’arresto immediato con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacentidetenzione abusiva di armi da fuoco e ricettazione. L’autorità giudiziaria ha già convalidato il provvedimento, e ora si attendono gli sviluppi dell’indagine, che potrebbe allargarsi anche ai presunti clienti incontrati poco prima del blitz.