Roma, nascondeva droga e un arsenale nel garage: arrestato dopo inseguimento

Hashish nel frigorifero, cocaina nel mobile da cucina e armi da guerra in un armadio. È quanto hanno trovato gli agenti della Squadra Mobile di Roma in un box condominiale a Castel di Leva, zona sud della Capitale. A finire in manette è stato un uomo di 57 anni, romano, gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di droga e detenzione abusiva di armi da fuoco.
La scoperta è arrivata dopo giorni di osservazione. I poliziotti avevano notato continui movimenti sospetti da e verso un garage situato sotto un complesso residenziale, nonostante l’uomo non vivesse lì. Entrava e usciva con regolarità, usando un telecomando e delle chiavi per accedere alla zona box. Un comportamento che ha acceso il sospetto degli investigatori.

Tenta la fuga scavalcando una recinzione
L’uomo è stato fermato mentre usciva dal box. Alla vista degli agenti ha provato a fuggire, scavalcando una recinzione per dirigersi verso un terreno disabitato. Ma il tentativo di fuga è durato pochi secondi: è stato bloccato e messo in sicurezza.
Durante la perquisizione del box, i poliziotti hanno trovato un frigorifero dismesso con all’interno 46 panetti di hashish, per un totale di circa 5 chili. In un vecchio mobile da cucina, nascosto tra altri mobili accatastati, erano invece custoditi 2 chili di cocaina.
Ma il materiale più pericoloso era nascosto in un armadio modificato: due pistole mitragliatrici, una semiautomatica, tutte con matricola abrasa, caricatori pieni, proiettili di riserva e anche un silenziatore artigianale.
Trovata altra droga e contanti in casa: convalidato l’arresto
Il blitz è proseguito anche nella sua abitazione, dove gli agenti hanno recuperato altri 200 grammi di cocaina e 1.000 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio. Somme considerate provento dello spaccio di stupefacenti.
Il 57enne è stato arrestato e portato a Regina Coeli. L’arresto è stato convalidato dal giudice nelle aule di Piazzale Clodio, con la custodia cautelare in carcere.