Roma, neonata e donna morte a Villa Doria Pamphilj: martedì l’autopsia, pm dispone anche esame dna


Martedì verrà eseguita l’autopsia sui corpi della neonata di circa sei mesi e della donna ritrovati a Villa Pamphilj, mentre la procura ha disposto anche l’esame del DNA per risalire all’identità delle vittime. La tragica scoperta ha sconvolto Roma, con i due cadaveri ritrovati sabato pomeriggio a poca distanza l’uno dall’altro. L’incarico affidato al medico legale dal pm titolare dell’inchiesta, che avvierà il fascicolo per duplice omicidio aggravato, dovrà chiarire le cause e la data della morte. Il corpo della donna, rinvenuto in un sacco nero, era in stato di decomposizione, mentre quello della bambina era privo di vestiti e presentava lividi e lesion.

Denunciato stato abbandono della villa

Il ritrovamento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del parco. Esponenti della Lega, tra cui Fabrizio Santori e Giovanni Picone, hanno denunciato lo stato di abbandono di Villa Pamphilj, sottolineando la mancanza di videosorveglianza e controlli notturni. Chiedono un intervento immediato da parte del sindaco Gualtieri e dell’assessora Alfonsi per garantire maggiore sicurezza e recuperare le strutture storiche del parco.

“Una denuncia che va avanti da anni”

“Quanto accaduto nelle ultime ore a Villa Pamphilj è la drammatica conferma di ciò che denunciamo da anni: uno dei più grandi parchi storici d’Europa è abbandonato all’incuria, privo di controlli, senza videosorveglianza e completamente vulnerabile, soprattutto nelle ore notturne. Di notte può succedere di tutto. Si entra facilmente da decine di varchi non presidiati, senza alcuna barriera né vigilanza. Perfino la recinzione su via Leone XIII è aperta e non riparata da almeno sei mesi, a dimostrazione dell’assoluto disinteresse dell’amministrazione”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, capogruppo Lega in Assemblea Capitolina, e Giovanni Picone, capogruppo Lega Municipio XII, a seguito dei macabri eventi scovati all’interno di Villa Pamphili con la morte di una donna e di un neonato.

Abbandono e degrado

“All’interno, interi edifici storici sono in stato di abbandono e degrado: ville, padiglioni e strutture che potrebbero essere valorizzati sono invece ridotti a ruderi dimenticati dal Comune. La sicurezza è zero – sottolineano – Non esiste un sistema di videosorveglianza capillare, e anche dove previsto non risulta attivo o efficace. La manutenzione carente, e i cittadini sono lasciati soli in un’area che dovrebbe essere simbolo della Roma verde e invece rappresenta oggi un’emergenza. “Chiediamo al sindaco Gualtieri e all’assessora Alfonsi un intervento immediato e strutturale: videosorveglianza, guardiania attiva, messa in sicurezza dei varchi, recupero degli immobili e rispetto della dignità di uno dei luoghi più importanti della nostra Capitale. Basta retorica e inaugurazioni, servono fatti concreti. Roma non può più permettersi altri silenzi colpevoli”, concludono.

Le indagini intanto proseguono, con gli investigatori che stanno esaminando le denunce di persone scomparse e le registrazioni delle telecamere di sicurezza nella zona. Un caso che ha scosso profondamente la città e che ora attende risposte dalle autorità.