Roma, neonata morta a Testaccio, l’autopsia: “Matilde soffocata durante il parto”

Soffocata durante le fasi del parto. Sarebbe morta così Matilde, la neonata che venerdì è deceduta in una casa maternità di Roma, in zona Testaccio. Secondo le prime risultanze dell’autopsia, infatti, la piccola non avrebbe avuto nessuna malformazione congenita, nessuna patologia agli organi vitali: sarebbe morta perché non riusciva a respirare.
Un risultato, questo, che solleva un dubbio terribile: se il parto fosse avvenuto in ospedale, con la possibilità immediata di una rianimazione neonatale, Matilde oggi sarebbe viva?

Neonata morta a Roma, ipotesi asfissia
L’esame eseguito all’istituto di Medicina legale della Sapienza ha evidenziato che la bambina aveva il corpo violaceo, segno di mancata ossigenazione ai polmoni. L’ipotesi principale resta quella di un’asfissia legata al parto, forse per l’ingestione di sangue, come talvolta accade.
Sarà l’anatomopatologo Vincenzo Arena, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a chiarire le cause esatte. Ha ricevuto i campioni di tessuto prelevati dagli organi vitali della piccola e dovrà stabilire se la morte sia avvenuta durante la nascita o subito dopo. I risultati arriveranno entro 60 giorni.
Indagate due ostetriche: accusa di omicidio colposo
La procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati due professioniste: la fondatrice della casa maternità e la collega che ha assistito il parto, un’ostetrica con lunga esperienza in un noto ospedale romano. Per entrambe l’accusa è di omicidio colposo.
Nelle prossime settimane gli investigatori ascolteranno la ginecologa che seguiva la madre, un’insegnante di 36 anni, e successivamente le due ostetriche indagate. L’obiettivo è fare piena luce su quanto accaduto in quelle ore drammatiche tra le mura della casa maternità di Testaccio.