Roma, “No al parcheggio privato da 393 posti sotto Castel Sant’Angelo”: la richiesta dei cittadini a Gualtieri

A sinistra, l'area di Roma attorno a Castel Sant'Angelo, a destra il sindaco Roberto Gualtieri

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Roma, una vera e propria levata di scudi da parte di urbanisti, archeologi e associazioni cittadine si oppone con fermezza al progetto di realizzazione di un grande parcheggio sotterraneo con la formula del project financing, vale a dire del finanziamento a spese del privato che gestiranno l’opera nei decenni a venire, a Lungotevere Castello, in prossimità di Castel Sant’Angelo. La richiesta di annullamento dell’opera è stata avanzata attraverso una lettera aperta indirizzata al sindaco e commissario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, in cui si evidenziano le criticità del progetto dal punto di vista paesaggistico, storico e funzionale.

Roma, no al parcheggio sotto Castel Sant’Angelo

L’iniziativa ha raccolto l’adesione di esperti del settore come Rita Paris, ex direttrice del Parco archeologico dell’Appia Antica, e gli urbanisti Vezio De Lucia, Carlo Cellamare, Maria Ioannilli e Barbara Pizzo. A promuovere la lettera anche le associazioni Cittadinanza Attiva Lazio, Carte in Regola e Roma Ricerca Roma. I firmatari contestano la decisione di procedere con un’opera che prevede la costruzione di 393 posti auto interrati, con un costo di 32 milioni di euro a carico di investitori privati, in una zona dal valore paesaggistico e monumentale inestimabile.

La richiesta a Gualtieri: “Non toccare Castel Sant’Angelo”

Il nodo della protesta risiede nell’impatto negativo che il parcheggio avrebbe sull’area pedonale recentemente inaugurata in Piazza Pia, restituendo alla città uno spazio di socialità e mobilità sostenibile. La costruzione di rampe di accesso, grate di aerazione e torrette comprometterebbe l’integrità del paesaggio, vanificando gli sforzi compiuti per valorizzare uno dei percorsi più suggestivi della capitale, che collega la Basilica di San Pietro a Castel Sant’Angelo.

Rischi anche per Palazzaccio, sede della Cassazione

Nonostante il parere negativo espresso dalla Conferenza dei servizi e il veto imposto dalla Cassazione nel 2023 per il rischio di compromettere la stabilità del vicino Palazzaccio, il progetto è stato riaperto con un’ordinanza del commissario Gualtieri lo scorso novembre. La decisione ha previsto l’istituzione di una commissione di esperti per ulteriori verifiche idrogeologiche e statiche, i cui risultati dovranno essere sottoposti al Consiglio superiore dei Lavori pubblici e al Ministero dei Trasporti entro un anno.

Troppi rischi in quella zona di Roma, Gualtieri ferma il parcheggio

Per i promotori dell’appello, la scelta di procedere con nuove indagini equivale a riaprire una vicenda che doveva essere archiviata. La lettera sottolinea come la questione non sia puramente tecnica, ma riguardi una visione più ampia della città e dei suoi valori. La creazione di parcheggi in aree centrali, già stigmatizzata in passato da figure come Antonio Cederna, aumenta l’attrazione del traffico privato e la congestione, contraddicendo gli obiettivi di tutela del patrimonio e di miglioramento della qualità urbana.

La richiesta degli urbanisti e dei cittadini è chiara: il progetto deve essere abbandonato, in linea con la scelta di restituire ai cittadini spazi liberi dal traffico e dalla speculazione edilizia. Il rischio, altrimenti, è quello di infliggere una ferita irreversibile al cuore monumentale di Roma, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco. Ora la decisione spetta alla politica, chiamata a coniugare sviluppo e tutela in una città che guarda al futuro senza dimenticare il proprio passato.

Castel' Sant'Angelo, nel cuore del centro storico di Roma
Castel’ Sant’Angelo, nel cuore del centro storico di Roma