Roma, non si ferma all’alt e fugge a tutta velocità: inseguito e arrestato
Un inseguimento rocambolesco in pieno giorno, arnesi da scasso nascosti nell’auto e un tentativo di fuga sotto gli occhi dei Carabinieri. È successo a Roma a distanza di poche ore. Protagonisti un 41enne romano e un 27enne, entrambi fermati in flagranza di reato per furti d’auto in due zone diverse della Capitale.
Inseguimento ad alta velocità: bloccato un 41enne a Roma Sud
Tutto è iniziato in via delle Cave, in zona Colli Albani, quando una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Roma Tuscolana ha intimato l’alt a un’auto sospetta. Il conducente, invece di fermarsi, ha premuto sull’acceleratore, dando il via a un pericoloso inseguimento fino a vicolo Tuscolano. L’uomo, dopo aver abbandonato il veicolo, ha tentato una fuga a piedi, ma è stato bloccato in pochi minuti dai militari.
Durante il controllo, i Carabinieri hanno scoperto che l’auto era stata manomessa: il nottolino di accensione era stato distrutto, il vano portaoggetti smontato e all’interno c’era un piccolo arsenale di arnesi da scasso e una centralina modificata, strumenti tipici dei ladri d’auto professionisti.
Il 41enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato e condotto in caserma in attesa del processo per direttissima. Come se non bastasse, durante la perquisizione personale, è stato trovato in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti, che gli sono valse una segnalazione alla Prefettura.
Secondo arresto: spacca il finestrino di un’auto, ma viene colto sul fatto
La giornata movimentata per i Carabinieri non è finita qui. In serata, in via dei Frentani, a San Lorenzo, un 27enne italiano è stato sorpreso a infrangere il finestrino di un’auto parcheggiata. Il giovane, incurante del passaggio di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Roma San Lorenzo, si era già messo a rovistare nell’abitacolo.
I militari sono intervenuti immediatamente, riuscendo a fermarlo e a mettergli le manette ai polsi. Anche lui è stato portato in caserma, dove è rimasto in attesa dell’udienza di convalida.