Roma, non solo tangenti: funzionari infedeli assenteisti (con l’auto blu). Pranzi con i suoceri, passaggi alle mogli e visite per i figli durante l’orario di lavoro

Non solo mazzette, ma anche ore passate a casa o in giro – magari a svolgere servizi per i parenti – durante l’orario di lavoro. Ovviamente pagati – e pure bene – dal Comune di Roma, a spese dei cittadini. E tutto questo mentre c’era chi faceva i conti con ascensori rotti, palazzi popolari in abbandono e burocrazia eterna.
Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Roma, hanno allargato il perimetro della nota inchiesta sulle mazzette legate agli appalti per la manutenzione degli ascensori. Ora emergono nuovi dettagli inquietanti: corruzione, peculato, truffa ai danni della pubblica amministrazione e, ciliegina sulla torta, assenteismo sistematico.

Cinque funzionari nel mirino: ore rubate e chauffeur per usi personali
Il fascicolo è nelle mani del pm Carlo Villani, e riguarda cinque dipendenti pubblici, di cui quattro in servizio presso il Dipartimento Simu (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) del Comune di Roma, e uno operativo nel X Municipio. Secondo gli inquirenti, tutti avrebbero svenduto la propria funzione pubblica favorendo aziende legate al mondo degli ascensori comunali.
Ma il quadro è ben più grave. Non solo favori e tangenti, ma anche ore di lavoro fantasma. Un funzionario, tra marzo e luglio del 2022, avrebbe totalizzato ben 136 ore di assenza, lasciando l’ufficio per andare… a casa. Altro che sopralluoghi esterni. Il tutto, ovviamente, segnando presenza, per non perdere lo stipendio.
E non finisce qui. In almeno cinque occasioni avrebbe utilizzato l’autista in dotazione per motivi del tutto personali: portare la figlia al Policlinico, partecipare a un funerale, fare un salto a scuola. Tutto rigorosamente dentro l’orario di servizio.
Un collega, nello stesso periodo, avrebbe accumulato 111 ore di assenza, anche lui pizzicato a casa propria. Lo chauffeur? Usato sette volte per scopi privati: dal pranzo dal suocero al passaggio alla moglie per ritirare l’auto. E questi erano quelli “operativi”.
Assenze record e incarichi revocati
Altri due funzionari hanno invece registrato 22 e 16 ore di assenza ingiustificata, senza però utilizzare l’auto del Comune per scopi privati. Ma il primato spetta a un altro impiegato pubblico che, secondo gli accertamenti, ha trascorso ben 163 ore retribuite… direttamente sul divano di casa.
I fatti risalgono a prima di settembre 2022, quando la Squadra Mobile ha eseguito le prime perquisizioni negli uffici comunali. Da allora, i funzionari coinvolti sono stati rimossi dagli incarichi. E l’inchiesta continua.
Un danno d’immagine (e non solo) per il Comune
La vicenda getta l’ennesima ombra sulla gestione delle risorse umane in Campidoglio. Mentre Roma arranca tra cantieri infiniti e servizi essenziali che traballano, in alcuni uffici si simulano attività lavorative e si prenotano passaggi in auto blu come se fossero Uber aziendali.
Il paradosso è evidente: cittadini vessati per un certificato o per un errore formale, mentre chi dovrebbe far funzionare la macchina amministrativa usa le risorse pubbliche per motivi privati e si “mette in ferie” non autorizzate.