Roma nord, treni guasti e servizio in tilt: forze dell’ordine a Saxa Rubra

treno Roma - Civita Castellana -Viterbo

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Una mattinata da incubo per i pendolari della Roma Nord. Tre treni guasti quasi in contemporanea hanno mandato in tilt l’intero servizio ferroviario, bloccando la circolazione e costringendo centinaia di persone ad attendere stipate sulle banchine. A Saxa Rubra, il nodo più critico della linea, la tensione è esplosa: due passeggeri, esasperati, si sono seduti sui binari nel tentativo di bloccare la partenza di un convoglio stracolmo. Solo l’intervento delle Forze dell’Ordine ha riportato la calma, evitando che la protesta degenerasse ulteriormente.

La denuncia dei pendolari: “Situazione insostenibile”

A dare voce alla rabbia dei viaggiatori è stato ancora una volta Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord. “Questa mattina, complice il guasto di ben tre treni in uscita, abbiamo soppressioni continue – spiega Bonanni –. Cotral conferma che due convogli sono in ripristino, ma i tempi restano incerti. Abbiamo chiesto l’attivazione immediata dei bus sostitutivi e interventi per prevenire nuovi guasti, ma tutto avviene sempre troppo tardi rispetto alle necessità dei pendolari”. Le sue parole fotografano una realtà fatta di emergenze croniche, dove la manutenzione arriva sempre dopo il disastro.

Materiale rotabile insufficiente e ritardi nel piano di emergenza

Secondo il Comitato, le cause del caos sono strutturali: pochi treni in servizio e scarsa rapidità nell’applicazione delle misure d’emergenza. “Il piano di emergenza elaborato da Cotral e Astral è pronto – continua Bonanni – ma la partenza è slittata dal 10 al 17 novembre per colpa delle lungaggini di Astral. Cotral dice di avere tutto pronto, ma senza coordinamento non si va da nessuna parte”. Nel frattempo, i pendolari restano ostaggio di un sistema che promette soluzioni future ma non riesce a garantire nemmeno la quotidianità.

Convogli pieni e sicurezza a rischio

Nelle ore di punta i treni rimasti in servizio viaggiano al limite della capienza, creando condizioni di viaggio sempre più difficili. Banchine gremite, porte bloccate e passeggeri costretti a viaggiare in piedi per chilometri sono ormai la norma. La protesta di Saxa Rubra non è un episodio isolato, ma il sintomo di un malessere diffuso. “Non si può garantire un servizio pubblico di 174 corse giornaliere con soli 6 treni”, ribadisce Bonanni. Una carenza di mezzi che trasforma ogni guasto in un effetto domino destinato a paralizzare l’intera linea.

Misure immediate: bus sostitutivi e informazione ai viaggiatori

Da un punto di vista pratico, la richiesta di attivare bus sostitutivi rimane la soluzione più urgente per contenere i disagi. Quando un treno viene soppresso, l’assenza di collegamenti alternativi genera sovraffollamento e pericoli concreti. È fondamentale che i viaggiatori siano informati tempestivamente attraverso canali ufficiali, per poter pianificare percorsi alternativi e ridurre i tempi di attesa. Una comunicazione chiara, anche tramite app e social, può evitare tensioni e incidenti come quelli registrati oggi.

Serve un piano concreto, non annunci

Le promesse istituzionali non bastano più. Servono investimenti certi e tempi rapidi: più convogli, manutenzione programmata e procedure semplificate per attivare corse sostitutive in emergenza. I tavoli tecnici tra Comune, Cotral e Astral devono produrre risultati tangibili, non generiche dichiarazioni d’intenti. La fiducia dei pendolari, logorata da anni di disservizi, si riconquista solo con fatti concreti: treni funzionanti e orari rispettati.

Il diritto a un trasporto dignitoso

Il caos della Roma Nord non è solo un problema tecnico, ma una questione di diritti. Il diritto alla mobilità è un servizio pubblico essenziale, non un privilegio. Ogni guasto, ogni corsa saltata, ogni ora persa in attesa è una ferita al tessuto sociale ed economico della Capitale. I pendolari non chiedono miracoli, ma un servizio affidabile, sicuro e rispettoso del tempo dei cittadini.

Conclusione: fatti, non parole

La giornata di oggi a Saxa Rubra resterà come l’ennesimo segnale d’allarme. Finché non arriveranno risposte operative e nuovi investimenti, la Roma Nord continuerà a essere sinonimo di disagi e proteste. La Capitale non può più permettersi un trasporto ferroviario al collasso: servono treni, manutenzione e responsabilità. I pendolari meritano un servizio all’altezza di una città europea, non l’ennesima promessa rimandata.