Roma, notti violente al Pigneto: aggressione omofoba, commerciante picchiato, scooter distrutti e caos

Far west a Roma, in zona Pigneto, dove negli ultimi giorni le aggressioni sono aumentate, così come gli episodi di microcriminalità e di vandalismo. Una situazione diventata intollerante per i residenti, che ormai vivono nel costante timore di essere la prossima vittima. E che più che a Roma si sentono nel bronx.
Gli ultimi ad essere aggrediti sono stati Mario e il suo compagno, vittime di un vile attacco omofobo da parte di un gruppo di ragazzi, e il gestore di un’enoteca storica di via Ascoli Piceno. Ma non sono stati risparmiati scooter, danneggiati a sprangate e calci, come anche vetrine.

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Aggressione omofoba la Pigneto, la testimonianza
“La notte tra venerdì e sabato, intorno alle 1:00 circa, poco più avanti della metro C Pigneto, io ed un altro ragazzo siamo stati vittima di un’aggressione omofoba”, racconta Mario, originario di Napoli, laureato all’Università “L’Orientale” e che da 5 anni vive al Pigneto.
“Il tutto è iniziato con un ragazzo (accompagnato inizialmente da tre amiche) che, dal marciapiede opposto, dapprima ci osserva scambiarci effusioni (per la cronaca, nulla oltre il bacio) poi ci urla contro con robe del tipo “ci sono bambini”, “froci” e tutta una serie di carinissimi epiteti”, continua il giovane.
Sembrava finita lì. E invece no, perché Mario e il ragazzo che è con lui incontrano nuovamente il gruppetto con il giovane che li aveva insultati dopo circa 20 minuti, quando si alzano dalla panchina dove erano seduti, per incamminarsi in direzione Garçonierre. “Riparte un altro simpatico siparietto con, questa volta, qualche controbattuta anche da parte nostra”, riprende il suo racconto Mario.
Botte con bastone e casco
È qui che la vicenda prende tutto un altro aspetto. E le battute, per quanto offensive, si trasformano in colpi ben sferrati. Ma l’aggressore non agisce da solo. Arrivano infatti 4 complici, sbucati all’improvviso, come a comando. “È stato a quel punto – riprende infatti il racconto Mario – che il tipo si congeda velocemente dalle amiche per andare a munirsi di bastone e casco (che prende da non so dove nel vicoletto buio di fronte all’ingresso della scuola) per venirci incontro. A quel punto sbucano (letteralmente) dal nulla altri 4 suoi amici che si uniscono all’aggressione, di cui vi risparmio i dettagli”.
Mario e il suo amico vengono colpiti con i bastoni, presi a calci e pugni. E solo il rapido intervento del personale di un locale di via del Pigneto riesce a evitare il peggio.
L’aggressione al gestore dell’enoteca
Ma quella a Mario non è l’unica aggressione. Il giorno dopo tocca al gestore di un’enoteca di via Ascoli Piceno. L’uomo viene attorniato da un gruppo di giovanissimi che lo picchiano e lo feriscono alla testa. L’aggressione, avvenuta la notte tra sabato e domenica è anche questa volta feroce. Dopo averlo circondato, uno dei giovanissimi gli ha sbattuto con violenza una sedia in testa, ferendolo e lasciandolo sanguinate a terra.
“Gli hanno rotto la sedia in testa”, racconta un testimone. “E la cosa grave è che tutto è accaduto davanti a famiglie con bambini. Tutti urlavano, sono state chiamate le forze dell’ordine, ma pur essendo successo alle 23, la pattuglia è arrivata solo a mezzanotte e mezza. Ovviamente i ragazzini, che avevano anche un coltello, erano già scappati. Eppure c’erano alcuni esponenti delle forze dell’ordine a 150 metri da dove è successo, proprio nel momento del fatto. Non si capisce per quale motivo siano arrivati così tardi. L’ambulanza, invece, è venuta subito”.
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“Non è la prima volta che vediamo questi ragazzini in giro. La sera vanno per le strade del quartiere con le loro minicar, poi, molto su di giri, iniziato a danneggiare quello che trovano. Negli ultimi giorni sono stati spaccati due scooter, presi a bastonate. Hanno addirittura staccato un palo della segnaletica, per poter rompere il motorino”, racconta un residente.
“Passando con l’auto in via Ascoli Piceno sono stato circondato da un branco di questi adolescenti”, racconta un altro testimone. “Hanno iniziato a prendere a calci e pugni senza motivo la mia auto, con me dentro. Ho avvisato la Polizia, nella speranza di ottenere qualcosa. Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare tutto questo?”
“Chiediamo da tempo maggiori controlli, ma nessuno ci ascolta. Abbiamo mandato mail, Pec, fatto proteste e richieste. Niente”, dichiara una residente. “Non sappiamo più che fare, ci sentiamo prigionieri, stanno rendendo il Pigneto un quartiere sempre più degradato e insicuro. Ma noi non vogliamo arrenderci, non è possibile che chi deve intervenire non si accorga di quello che è sotto gli occhi di tutti”.