Roma. Nuova vita per un 59enne, trapianto di cuore al San Camillo: ‘Grazie, ora mi sento vivo’

Intervento cuore al San Camillo

La malattia, quella grave insufficienza cardiaca che lo stava tormentando, poi il primo trapianto di cuore artificiale. E ora l’operazione definitiva, quella che ha dato a Mohamed Agoumi, un uomo di 59 anni, una nuova vita. A Natale scorso il 59enne aveva ricevuto un cuore artificiale, che gli aveva permesso di superare una fase gravissima. Ma quel cuore sarebbe stato ‘temporaneo’ e presto tutto sarebbe cambiato. Quel momento è arrivato.

Oggi, sei mesi dopo, lui può dire di avere finalmente un organo nuovo. Un cuore vero. E l’intervento da record, con l’espianto del cuore artificiale seguito dal trapianto, è avvenuto circa due mesi fa al San Camillo di Roma, dove Mohamed ritorna sempre per i controlli post operatori e per le biopsie previste per monitorare eventuali segni di rigetto. Lì, in ospedale, è ormai di famiglia e si sente a casa.

“Mi sento vivo”: operazione al San Camillo di Roma

“Mi sento vivo” – ha raccontato Agoumi con un sorriso difficile da togliere. Quello che ha passato, l’andirivieni negli ospedali e la speranza appesa a un filo fanno ormai parte del passato. Il decorso post trapianto, spiegano dal San Camillo di Roma, è stato ottimo: l’uomo ha ripreso peso, ha riacquistato colore e soprattutto energia. E la sua è una storia di cura, alta tecnologia e umanità, che è stata possibile grazie all’enorme lavoro di squadra coordinata e diretta dal professor Giampaolo Luzi. Il medico già a dicembre era stato protagonista dell’impianto del cuore artificiale totale, una procedura d’avanguardia riservata a pazienti in condizioni critiche e con torace compatibile.

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Quel primo intervento, eseguito per supplire alla gravissima insufficienza cardiaca dovuta a una cardiopatia ischemica avanzata, aveva permesso al 59enne di “rimettere in moto” la vita, in attesa di quello che poi oggi è arrivato. Quel cuore artificiale ha passato il testimone a un cuore donato. E la speranza è diventata realtà.

Intervento trapianto di cuore San Camillo Roma
Intervento trapianto di cuore San Camillo Roma – www.7colli.it

Lavoro di squadra

“Questo straordinario risultato è il frutto di un lavoro di squadra – ha spiegato il professor Luzi –. Desidero ringraziare la cardiochirurgia, i cardioanestesisti, i cardiologi, il team di sala operatoria, gli strumentisti e gli infermieri: senza di loro, nulla sarebbe stato possibile. Dietro ogni intervento come questo c’è un’alleanza invisibile tra persone, competenze e valori che solo un grande ospedale pubblico può custodire e sostenere”.

Una storia dove umanità e tecnologica sono andate di pari passo. Una vicenda a lieto fine, che ha puntato i riflettori sull’eccellenza medica e sull’importanza della donazione degli organi, che in Italia registra un tasso di opposizione superiore al 30%. Donare resta un gesto enorme di amore perché dà possibilità e fa ancora sperare nel futuro a chi sta quasi per arrendersi.