Roma, nuovi lavori sulla Metro C dall’8 novembre: bus deviati, cambia ancora la viabilità

Roma, lavori metro C

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Sabato 8 novembre 2025 entra nella fase operativa la cosiddetta “macrofase 2” del cantiere per la stazione Metro C in piazza Venezia. Il passaggio non è un semplice avvicendamento di ruspe: si tratta di una fase decisiva per completare il perimetro della stazione e avviare scavi profondi che modificheranno temporaneamente la circolazione nell’area più monumentale della Capitale. L’obiettivo dichiarato è portare avanti i lavori in sicurezza senza paralizzare ulteriormente il centro storico.

Metro C, cosa cambia per pedoni e auto a Roma – piazza Venezia

Durante la macrofase 2 la circolazione pedonale e veicolare verrà riallocata sul lato di Palazzo Venezia per liberare l’area orientale della piazza alle operazioni di cantiere. Questa scelta serve sia a proteggere i cittadini sia a consentire l’uso dell’idrofresa — una macchina che permette di eseguire scavi controllati e la realizzazione delle paratie di contenimento — senza interferenze di traffico o rischio per i passanti. Chi guida dovrà dunque prestare attenzione alla nuova segnaletica temporanea e a possibili restringimenti di carreggiata.

La fase archeologica per la Metro C di Roma: profondità e precauzioni

Una volta completato il perimetro di scavo, il cantiere procederà con uno scavo archeologico fino a circa 15 metri di profondità. L’intervento è particolarmente delicato: nella stessa area, negli ultimi mesi, sono emersi reperti di alto interesse storico che hanno imposto la massima sinergia tra soprintendenze e impresa costruttrice per documentare, preservare e — dove possibile — valorizzare quanto rinvenuto. È uno degli aspetti che rende questi lavori complessi ma anche potenzialmente arricchenti per la conoscenza della città.

Trasporto pubblico: quali bus cambiano fermata a Roma centro

Le modifiche sperimentali riguarderanno numerose linee bus del centro storico. In particolare, le linee 30, 81 e 628 dirette verso via del Teatro Marcello non effettueranno più la fermata di piazza d’Aracoeli (Aracoeli/piazza Venezia): i passeggeri dovranno usufruire della fermata alternativa in via del Teatro Marcello, a circa 200 metri.
Altre linee, tra cui H, 60, 170, N8, N11 e N716, avranno una nuova fermata in via del Plebiscito all’altezza di via degli Astalli, per mantenere i collegamenti con il cuore monumentale della città.

Dove salire e scendere: consigli pratici per i cittadini

Per orientarsi: chi è diretto verso il Teatro Marcello controlli la fermata in via del Teatro Marcello; chi deve raggiungere piazza Venezia verifichi la nuova fermata in via del Plebiscito. È buona norma — soprattutto nei fine settimana o nei giorni di eventi — consultare le mappe aggiornate di Roma Mobilità o Atac e calcolare un margine di circa 5–10 minuti in più per gli spostamenti.
I turisti, in particolare, dovrebbero prestare attenzione alla segnaletica provvisoria e alle indicazioni dei volontari presenti nelle immediate vicinanze del monumento.

Impatto sul traffico e sulle attività commerciali

La riconfigurazione della viabilità può generare code e deviazioni su assi limitrofi: corso Vittorio, via dei Fori Imperiali e le strade che affollano il Campidoglio sono quelle che potrebbero registrare i maggiori effetti. I commercianti della zona — bar, botteghe e servizi turistici — hanno già segnalato la necessità di informazioni chiare per la clientela; dall’altra parte, l’amministrazione sottolinea come le misure siano temporanee e necessarie per un’opera che, una volta completa, dovrebbe alleggerire il traffico e migliorare i collegamenti urbani.

Archeologia e città: opportunità oltre il disagio

È opportuno ricordare che i cantieri in centro sono anche cantieri di scoperte: gli ultimi riscontri nell’area di Piazza Venezia hanno restituito strati degli insediamenti antichi e tracce della viabilità storica romana. Le istituzioni hanno annunciato che parte dei reperti sarà valorizzata all’interno della futura stazione stessa, che ospiterà spazi espositivi.
Per i cittadini questo significa convivere, per qualche mese, con disagi funzionali ma anche con la concreta opportunità di vedere il patrimonio emerso tutelato e reso accessibile.

Cosa fare per muoversi meglio

Per limitare il disagio: pianificate gli spostamenti evitando l’area nelle ore di punta quando possibile, preferite la rete tram e le linee metro alternative, seguite i canali ufficiali Roma Mobilità e Atac per aggiornamenti in tempo reale e, se siete in auto, considerate parcheggi di scambio e il trasporto pubblico.
Per visite turistiche al Monumento a Vittorio Emanuele o al Foro Romano, valutate percorsi pedonali dalla fermata del bus indicata o dalla stazione più vicina: a volte una breve passeggiata evita perdite di tempo e stress.

Questa riconfigurazione della mobilità è un tassello di un progetto di lunga lena che cambierà la fisionomia del centro di Roma. Per ora, alla prudenza e alle informazioni ufficiali va dato spazio: sapere dove salire e scendere è la prima regola per viaggiare senza sorprese.