Roma, occupati i licei Mamiani e Aristofane: studenti in protesta per la Palestina e per i tagli alla scuola
Di nuovo licei occupati a Roma. Verso l’1:30 di questa notte un gruppo di studenti ha forzato gli ingressi del Liceo Mamiani a Prati, bloccando i cancelli con banchi e materiale scolastico e impedendo l’accesso al personale. Un’azione analoga è stata segnalata al Liceo Aristofane a Montesacro, dove i collettivi hanno rivendicato la protesta attraverso i social.
I ragazzi sono entrati di notte e hanno montato un presidio che oggi mantiene l’accesso alla scuola chiuso. Secondo i rilievi sul posto i cancelli risultano sbarrati e all’interno si segnala un “muro” di banchi a impedire l’ingresso della dirigente e del personale. Non si registrano scontri con le forze dell’ordine, ma la tensione resta alta e il blocco impedisce lo svolgimento delle normali attività didattiche.
Le ragioni dell’occupazione
I collettivi che hanno rivendicato l’azione legano la protesta a temi nazionali e internazionali. Dai tagli alla scuola pubblica e alla repressione interna nelle istituzioni scolastiche fino alla solidarietà nei confronti del popolo palestinese. In un post rilanciato sui canali del collettivo dell’Aristofane si parla esplicitamente di “solidarietà alla Palestina” e di opposizione agli investimenti in armamenti. La mobilitazione segue un filone di occupazioni già registrate nelle settimane precedenti a sostegno della causa.
Quelle dei licei Mamiani e Aristofane non sono iniziative isolate. Da settimane focolai di protesta si accendono nei licei della Capitale, con collettivi che dialogano e talvolta si coordinano su slogan, date e logistica. Negli ultimi mesi più istituti sono stati oggetto di occupazione e assemblee autogestite, trasformando alcuni istituti in punti di presidio politico oltre che scolastico. Le ripetute azioni hanno sollevato il tema dei danni alle strutture e del rapporto tra dirigenze e studenti.
L’ondata di occupazioni è sostenuta da una rete di gruppi studenteschi: tra i profili attivi figurano il Collettivo Autorganizzato del Mamiani e formazioni riconducibili al coordinamento dei collettivi autonomi e a gruppi come OSA Roma, che nelle ultime settimane ha coordinato iniziative e scioperi studenteschi nella capitale.
La reazione delle dirigenze scolastiche
La risposta da parte delle dirigenze scolastiche è stata chiara già da diverse settimane. Le occupazioni vengono condannate come azione illegale che interrompe le attività didattiche e, in alcuni casi, i dirigenti minacciano provvedimenti disciplinari o l’attivazione di ricorsi per i danni amministrativi. La preside del Mamiani è già intervenuta in passato con comunicazioni dure verso gli occupanti, sottolineando i rischi sul piano contabile e gestionale della scuola. Le scuole coinvolte hanno invitato al dialogo, ma mantengono la linea della tutela dell’ordinaria attività scolastica.
