Roma, occupato stabile vicino a una scuola a Pietralata, poi accendono i falò: “Rischio crollo e degrado” (FOTO E VIDEO)

occupazione stabile Via Serretta

Ancora un’occupazione di uno stabile di proprietà del Comune di Roma. E stavolta a due passi da un plesso scolastico che comprende anche un asilo. È successo ieri pomeriggio, a Pietralata, nel IV Municipio, in via Serretta, a poca distanza dall’Istituto Comprensivo di via Achille Tedeschi. Intorno alle 17:30 un gruppo di circa quindici persone, tra cui donne e bambini, ha preso possesso di uno stabile degradato di proprietà di Roma Capitale. Un video girato dai residenti documenta il momento in cui due persone forzano il portone con una sbarra di ferro. Dopo aver spalancato l’ingresso, la “comitiva” entra nello stabile, che secondo i cittadini è a rischio crollo.

Un progetto abortito e l’allarme dei residenti

Quell’area, abbandonata da una cinquantina di anni, avrebbe dovuto diventare un’isola ecologica durante l’amministrazione Raggi, ma il progetto fu bloccato dalle proteste del quartiere, che non voleva un centro rifiuti accanto alle abitazioni. Oggi lo spazio, invece di ospitare un servizio utile al territorio come avrebbero voluto i cittadini, è tornato a essere simbolo di abbandono e di opportunità perdute, con l’aggravante di una occupazione abusiva che mette in discussione sicurezza e tutela dei più piccoli.

“I residenti temono epidemie e denunciano che le chiamate alle forze dell’ordine non hanno sortito effetti”, racconta il consigliere di Forza Italia del IV Municipio, Fabrizio Montanini. Montanini dichiara di aver avvertito il Commissariato Sant’Ippolito e di aver inviato un esposto al IV gruppo della Polizia Locale, chiedendo un intervento non solo delle forze dell’ordine ma anche dei servizi sociali, specialmente per i bambini coinvolti. “Chiedo un rapido sgombero della struttura, per ristabilire decoro e sicurezza per gli occupanti e per i residenti”, conclude.

Il video dell’occupazione

Nel video, girato dagli abitanti del quartiere, si vede il momento in cui due degli abusivi forzano il portone con una sbarra di ferro e poi, tirando, riescono ad aprirlo, mentre le altre persone, comprese donne e bambini, aspettano per poter entrare e occupare lo stabile. Successivamente si vede l’allestimento della nuova abitazione, con sacchi, utensili e oggetti vari che vengono trasportati all’interno.

Il timore dei residenti della zona è che si crei una nuova “sacca” di degrado. “Già a poca distanza abbiamo notevoli problemi: a ridosso della stazione Tiburtina ogni giorno succede qualcosa. Per non parlare della situazione di rischio ambientale, con i cumuli di rifiuti che questi accampamenti portano”, dichiarano i cittadini. E già ieri sera si sono presentati i primi rischi. “E avere persone di cui non si conosce l’identità a pochi passi da una scuola non ci fa stare tranquilli”, aggiungono.

Gli occupanti hanno acceso il fuoco in una zona incolta con tanta vegetazione, mettendo così a rischio sia la loro sicurezza che quella del vicinato. “Non ci sentiamo tranquilli. E questi falò lo dimostrano. Non vorremmo essere ‘profeti’, ma meglio protestare prima, che piangere dopo”, concludono.