Roma, ok al nuovo maxi svincolo tra GRA, via Casilina e Tor Bella Monaca: partono gli espropri
Roma, arriva il via libera al progetto esecutivo per realizzare le corsie complanari del Grande Raccordo Anulare (A90) nel tratto tra via Casilina e lo svincolo di Tor Bella Monaca. L’intervento, suddiviso in due stralci funzionali (RM165–RM329). Punta a decongestionare uno dei corridoi più critici del quadrante Est, separando i flussi locali dal traffico di attraversamento. Risultato atteso: maggiore sicurezza, tempi di percorrenza più prevedibili e meno code in ingresso e in uscita dai quartieri di Torrenova, Torre Angela, Tor Bella Monaca e Ponte di Nona.
L’atto formale: avvio del procedimento ed effetti su Roma
ANAS S.p.A., in qualità di Autorità espropriante, ha pubblicato l’avviso di avvio del procedimento per l’approvazione del progetto esecutivo e la dichiarazione di pubblica utilità delle aree “maggiori e diverse” rispetto alle previsioni originarie.
Il passaggio è decisivo: consente di individuare i nuovi suoli necessari all’opera, emersi recependo le prescrizioni della Conferenza di Servizi. E apre i termini entro i quali i soggetti interessati possono presentare osservazioni e documenti.
I riferimenti normativi: cosa significa per i cittadini di Roma
Il procedimento si fonda sugli articoli 12 e 16 del D.P.R. 327/2001 (Testo unico espropri), sugli articoli 7 e 8 della Legge 241/1990 (partecipazione al procedimento), e sui decreti legislativi 50/2016 e 36/2023 in materia di contratti pubblici.
Tradotto: la dichiarazione di pubblica utilità legittima l’eventuale esproprio delle aree strettamente necessarie alla realizzazione dell’opera, garantendo al contempo ai proprietari il diritto di accedere agli atti, formulare memorie e ottenere la giusta indennità.
Le tappe che hanno portato fin qui
Il vincolo preordinato all’esproprio è stato rinnovato con provvedimento 638/2020 del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche (acquisito da ANAS il 9 dicembre 2020). Nel 2023 l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di ANAS ha approvato in linea tecnica il Primo Stralcio (1 marzo 2023) e il Secondo Stralcio (23 febbraio 2023) del progetto definitivo, anche ai fini della pubblica utilità. La successiva fase di recepimento delle prescrizioni ha comportato l’individuazione di aree ulteriori, oggi formalmente incluse.
Dove consultare gli atti: sportelli fisici e online
Per 30 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione dell’avviso, il piano particellare di esproprio e l’elenco ditte sono consultabili presso: Comune di Roma – Ufficio Albo Pretorio, Via Luigi Petroselli 50; Municipio VI, Viale Duilio Cambellotti 11; Municipio V, Via Giorgio Perlasca 39; ANAS – Struttura Territoriale Lazio, Viale Bruno Rizzieri 142; ANAS – Direzione Tecnica, Via Pianciani 16.
In parallelo, la documentazione è disponibile anche in formato PDF sul sito istituzionale di ANAS, nella sezione “Le strade/Progetti, Avvisi al pubblico”. Un doppio canale, fisico e digitale, pensato per ampliare l’accesso e ridurre gli oneri per cittadini e imprese.
Roma, come presentare osservazioni: termini e modalità
Dal giorno di pubblicazione decorrono 30 giorni naturali consecutivi — termine perentorio, a pena di decadenza — per inviare osservazioni, memorie e documenti pertinenti all’oggetto del procedimento.
La trasmissione va indirizzata al Responsabile del Procedimento, l’ingegner Paolo Nardocci, mediante raccomandata A/R alla Struttura Territoriale Lazio di ANAS (Viale Bruno Rizzieri 142, 00173 Roma) oppure via PEC all’indirizzo anas.lazio@postacert.stradeanas.it. Osservazioni circostanziate e documentate aumentano le chance di essere valutate con efficacia.
Visione del progetto di Roma: orari e appuntamenti
Il progetto può essere visionato presso l’Area Nuove Opere della Struttura Territoriale Lazio (ANAS), su appuntamento, chiamando il numero 06.722911 (fax 06.72291215). Orari di ricevimento: dal lunedì al giovedì 9:30–12:30 e 15:00–16:00; il venerdì 9:30–12:30. Una finestra operativa utile per chiarimenti tecnici e per comprendere, tavole alla mano, la localizzazione precisa delle complanari, delle rampe e delle interferenze con proprietà private e servizi.
Variazioni proprietarie: l’obbligo di comunicare
Ai sensi dell’art. 3, comma 3, del D.P.R. 327/2001, chi non fosse più proprietario degli immobili indicati negli atti è tenuto a comunicarlo ad ANAS entro 30 giorni, indicando — se noto — il nuovo intestatario e fornendo copia degli atti utili a ricostruire le vicende dei beni. È un passaggio spesso trascurato ma cruciale: garantisce che la procedura si rivolga ai soggetti effettivamente legittimati a partecipare e a ricevere eventuali indennità.
Chi è coinvolto: stralcio 1 e stralcio 2
Gli elenchi particellari riportano proprietari pubblici e privati dei terreni interessati dai due stralci. Si va da Roma Capitale a società immobiliari e soggetti privati, con particelle catastali localizzate principalmente tra i fogli 650, 664 e 1019. L’elenco completo è disponibile negli atti: è essenziale che ciascun intestatario verifichi la corretta corrispondenza dei dati e, se del caso, faccia valere tempestivamente le proprie osservazioni sul tracciato o sulla quantificazione delle superfici.
Perché l’opera è di pubblica utilità
Le complanari consentono di separare i flussi, ridurre le immissioni irregolari e aumentare la capacità del GRA in un tratto sottoposto a forte pressione pendolare. Con nodi locali più ordinati e rampe dedicate, si riducono incidenti e rallentamenti, migliorano l’accessibilità agli ospedali e ai servizi del quadrante, e si favorisce la regolarità del trasporto pubblico su gomma. La pubblica utilità non è un’etichetta burocratica: è l’obiettivo di un’opera che incide sulla sicurezza e sul tempo di milioni di spostamenti annui.
Indennità ed espropri: cosa aspettarsi
L’eventuale esproprio comporta la corresponsione di un’indennità determinata secondo criteri di legge, previa stima e confronto con i proprietari. Il momento delle osservazioni è utile anche per evidenziare particolarità dei fondi (servitù, colture, manufatti) che possano incidere sulle stime. In seguito, saranno formalizzati i decreti di esproprio per le sole aree indispensabili, con tracciabilità degli atti e possibilità di tutela nelle sedi competenti.
Trasparenza e partecipazione: una chiamata all’azione
L’invito di ANAS è chiaro: consultare gli atti, verificare i dati catastali, e — se interessati — presentare osservazioni motivate entro i termini. Il percorso decisionale passa anche dalla qualità del contributo pubblico. Per un’opera di scala metropolitana come il maxi svincolo tra GRA, via Casilina e Tor Bella Monaca, la partecipazione informata è la migliore garanzia di equilibrio tra interesse generale e diritti dei singoli.
Il cronoprogramma amministrativo: cosa succede dopo
Chiusa la finestra dei 30 giorni e valutate le memorie, ANAS potrà procedere verso l’approvazione del progetto esecutivo e gli atti conseguenti (occupazioni d’urgenza, espropri, consegna dei lavori). Parallelamente, saranno gestite le interferenze con reti e sottoservizi. L’obiettivo è tradurre in cantiere un disegno infrastrutturale atteso da anni, capace di alleggerire l’anello est della Capitale e di cucire meglio i quartieri alla grande viabilità.
