Roma, Open Day di judo all’ASP Sant’Alessio: lo sport come guida per bambini ciechi e ipovedenti

Roma, judo per non vedenti Mirko Mingione

Lo sport non è un privilegio per pochi, ma un diritto di tutti, anche di chi vive con una disabilità. Con questo spirito, l’ASP Sant’Alessio di Roma organizza un Open Day di judo, dedicato a bambini ciechi e ipovedenti, che si terrà mercoledì 26 giugno 2025.

A condurre le attività sarà Mirko Mingione, ex atleta della Nazionale FISPIC, con un passato importante nel judo agonistico. Nato sportivamente nella Judo Fondi di Elio Paparello, Mingione si è formato sui tatami di tutta Italia ed Europa, allenandosi con maestri come Pino Maddaloni a Napoli e Roberto Tamanti a Roma.

L’iniziativa punta a dimostrare in modo pratico che anche con una disabilità si può fare sport in modo serio, formativo e sicuro.

“Nel judo non serve vedere. Serve ascoltare il corpo, sentire l’altro, imparare a cadere e rialzarsi. Ed è una cosa che tutti possono fare”, spiega Mingione.

Il judo come strumento per crescere

L’Open Day è pensato per far provare direttamente il judo a bambini ciechi o ipovedenti tra i 6 e i 14 anni. Le attività saranno semplici, fisiche, inclusive: niente spettacolo, solo movimento vero, adattato a chi ha bisogno di imparare a conoscere il proprio corpo anche senza usare gli occhi.

L’obiettivo è mostrare ai bambini e alle famiglie che lo sport può essere un alleato nell’autonomia, uno spazio per imparare a muoversi meglio, a fidarsi, a stare in relazione con gli altri.

Non ci sono barriere quando lo sport viene adattato con intelligenza. Lo dimostreranno sul tatami i tecnici dell’ASP Sant’Alessio, in una mattinata che vuole essere un primo passo per avvicinare le famiglie alla pratica sportiva per la disabilità visiva.