Roma, ora il covid fa di nuovo paura. E arrivano le ‘mini zone rosse’ in città

È iniziato l’autunno e come volevano le previsioni più pessimistiche il covid 19 torna a far paura anche nella Capitale. E si riparla di zone rosse. Dopo le settimane di luglio nelle quali si contavano solo pochi nuovi casi al giorno, purtroppo la situazione e’ cambiata. Prima con il cosiddetto ‘contagio di ritorno’, portato in città da vacanzieri un po’ troppo indisciplinati e distratti. In gran parte giovani provenienti dalle scorribande in Sardegna, a Ibiza e a Ponza. Nei locali di nuovo aperti a ballare fino a tarda notte. Spesso però senza le dovute precauzioni. Poi la riapertura delle scuole, con gli inevitabili assembramenti. Anche sui mezzi di trasporto, riportati con una decisione discutibile all’80 per cento della capienza. Infine i ‘cluster’ familiari, casi già noti che però vanno tenuti sotto controllo.

Fatto sta che nella giornata di ieri i nuovi contagi accertati a Roma sono stati 239, un numero di certo non trascurabile. Di questi, una trentina sono studenti, e l’epidemia avrebbe già colpito almeno venti istituti. Dopo i primi casi al liceo della Marymount, alla Overseas sulla Cassia, all’Highlands all’Eur e allo scientifico Righi. Oggi infine, si è dovuto provvedere con urgenza allo sgombero del Ministero dello Sviluppo Economico, dove un dipendente è stato trovato positivo al controllo. Così si inizia a parlare di zone rosse anche nella Capitale. Non estese a tutto il territorio, ma limitate agli isolati e ai quartieri più a rischio. Dove il contagio sta facendo maggiore breccia.
Sgomberato il Ministero dello Sviluppo Economico a via Molise, un dipendente positivo al covid

521 ricoverati nel Lazio, e si parla di zone rosse e mini lockdown anche a Roma

La situazione sarebbe grave ma ancora sotto controllo. Con 521 ammalati di coronavirus e ricoverati in tutto il Lazio, dei quali 32 nelle terapie intensive. Numeri certo non paragonabili con quelli di marzo e aprile, ma che segnalano un trend in crescita. Con oltre 200 casi nuovi al giorno e questa volta nessuno vuole farsi trovare impreparato. Soprattutto adesso che riapriranno tutte le scuole. Anche quelle che hanno chiesto qualche giorno in più o che hanno ospitato i seggi elettorali. Lo ha spiegato oggi al Messaggero Pierluigi Bartoletti, responsabile dell’Uscar. L’Unità speciale per la continuità assistenziale. Ad oggi seguiamo diversi cluster familiari, e un campanello di allarme è scattato anche in alcune scuole ha dichiarato Bartoletti. Ma l’obiettivo resta quello di mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché il quadro non debba aggravarsi. Ed ecco allora che si inizia a parlare anche di ‘mini zone rosse’. Una sorta di lockdown mirato, per isolare le zone di Roma a più alto rischio di infezione. Almeno stando ai dati disponibili fino ad oggi. Una mossa che per ora è tenuta nel cassetto, ma che governo e Regione insieme a Roma Capitale potrebbero adottare nel caso di un incremento esponenziale della curva dei contagi nelle prossime settimane. E purtroppo per i Romani come per tutti gli Italiani l’incubo covid con le sue ripercussioni sulla salute e sul lavoro non sembra essere ancora finito.

https://www.ilcorrieredellacitta.com/news/roma-trend-dei-contagi-in-aumento-si-studiano-le-mini-zone-rosse-per-la-citta.html