Roma ospedali al collasso. La strada maestra è l’assistenza domiciliare

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A Roma ospedali al collasso? Giungono in queste ore numerose segnalazioni da diversi nosocomi della città. Ambulanze in fila per entrare, Pronto soccorso in difficoltà, difficoltà per l’accoglienza dei malati. Numerosi media hanno svolto inchieste e servizi su queste problematiche, che però nascono in gran parte dal denunciato terrorismo mediatico sul Covid. Giornali e tv non parlano d’altro, il web è pieno di notizie al riguardo, i politici sembrano nel panico, soprattutto quelli della maggioranza. I provvedimenti, spesso convulsi, si susseguono uno dopo l’altro, con misure a volte assurde a volte contraddittorie. E l’Italia è disorientata.

Il terrorismo dei media favorisce la corsa agli ospedali

Capita così che per l’arrivo della stagione fredda, a un primo colpo di tosse o a un primo starnuto si gridi al Covid. I Pronto soccorso si riempiono e i medici sono sotto pressione. In questa situazione lavorare freddamente è difficile per chiunque. Il collasso in questo caso fa presto ad arrivare. Il ministro della Sanità Speranza semobra nel panico. “Se non fermiamo la curva” di Covid-19 “il nostro personale sanitario non ce la farà a reggere l’onda d’urto”. E’ il monito di Roberto Speranza.

Il ministro Spreanza e il governo nel panico

Il ministro ha sottolineato che in Italia “paghiamo il prezzo di aver tenuto per troppi anni una norma che ha bloccato la spesa del personale sanitario a quella del 2004 meno l’1,4%. Per me quello del personale è il problema più serio col quale fare i conti. Un respiratore, una mascherina si possono comprare. Un medico, un anestesista, un infermiere non si comprano al mercato e non si possono improvvisare. Ci vogliono anni di formazione e investimento e dobbiamo avere il coraggio di dire questa verità”. E’ forse superfluo sottolineare che è stata la sinistra in questi ultimi anni a ridurre le spese sanitarie e a chiudere gli ospedali, mna per parlare di questo ci sarà tempo.

Ricorrere alle cure domiciliari

Allo Spallanzani di Roma ci sono 242 ricoverati, e se adesso non si interviene in modo importante sulle cure domiciliari in pochi giorni gli ospedali saranno davvero al collasso. Insomma, la strada maestra sembra essere quella dell’assistenza domiciliare, sotto la supervisione delle Asl e magari richiamando in servizio personale saniraio in quiescenza. Cosa si aspetta, che gli ospedali scoppino? Ne abbiamo viste troppe di scene di sovraffollamenti di ammalati, anche in periodi pre Covid.