Roma ospita “Medicina della Riproduzione 2025”: nasce l’idea di una sub-specialty REI

Fabio Schiuma

Oggi, 26 settembre, Roma è stata teatro di un evento che apre spazi nuovi nel mondo della medicina riproduttiva. All’Hotel The Building si è tenuto il corso “MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE 2025: REI – la necessità di una nuova sub-specialty”. Una giornata densa di relazioni, dibattiti e visioni sul futuro della disciplina.

Un programma ricco e articolato

La mattina ha preso avvio con la Sessione I, dedicata alle nuove terapie: dalla contraccezione alla terapia ormonale sostitutiva, passando per microbioma, endometriosi e fibromatosi uterina. Moderatori e relatori di spicco si sono alternati in discussioni concrete e aggiornamenti clinici. Dopo il coffee break, la seconda sessione si è concentrata su endometriosi, adenomiosi e chirurgia: diagnosi, approcci innovativi e il valore attuale degli interventi riproduttivi. Il momento clou è stato la Lifetime Achievement Lecture affidata al professor P. Vercellini, che ha richiamato l’attenzione sull’evoluzione internazionali della disciplina.

Dopo un light lunch, il programma è proseguito con la Keynote Lecture su “La rivoluzione virtuale nella ricerca clinica” affidata ad A. Piciocchi. Nella Sessione III, il focus è stato su tecniche di PMA, infertilità legate all’età, PRP, aborto ricorrente e le differenze fra gravidanza spontanea e da PMA, concludendo infine con una tavola rotonda sul superamento dei limiti attuali della medicina riproduttiva.

Le parole di apertura da parte di Schiuma

Il saluto inaugurale è stato affidato a Fabio Sabbatani Schiuma, Capo della Segreteria del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma. “La medicina della riproduzione va sostenuta con tutte le forze – ha detto –. È fondamentale porre paletti etici per garantire un futuro alle famiglie, tutelare il diritto alla genitorialità e contrastare le malattie ereditarie. Non si tratta solo di una branca medica, ma di un settore che incide profondamente sulla società”.

Ha proseguito: “Il diritto ad avere un figlio è cruciale. La medicina della riproduzione non solo offre speranze a chi fatica a concepire, ma ha anche un ruolo per la salute pubblica, nella prevenzione e nella qualità della vita delle coppie e dei loro discendenti”.