Roma, panico a due passi da San Pietro: ubriaco minaccia gli ambulanti con un coltello

Una scena da brividi in pieno giorno, nel cuore di Roma. È successo lo scorso pomeriggio a piazza Cola di Rienzo, a pochi passi da San Pietro, dove un uomo in evidente stato di alterazione ha scatenato il panico tra i banchi degli ambulanti, minacciandoli con un coltello puntato alla gola.
Il protagonista è un 33enne di nazionalità polacca, senza fissa dimora e con precedenti. Ubriaco, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, si è aggirato tra le bancarelle pretendendo denaro da tre venditori del Bangladesh. Secondo le testimonianze, l’uomo si è avvicinato con aria minacciosa, ha estratto un coltello e lo ha puntato contro uno degli ambulanti, arrivando a sfiorargli la gola.

A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti e commercianti della zona, terrorizzati dalla scena. In pochi minuti sono arrivati i Carabinieri della Stazione di Roma Prati, supportati dagli uomini della C.I.O. dell’8° Reggimento Lazio. L’intervento è stato decisivo: il 33enne è stato bloccato prima che potesse colpire. Un attimo di ritardo e l’episodio si sarebbe potuto trasformare in tragedia.
Semina il panico vicino San Pietro: arrestato e ricoverato
Una volta immobilizzato, l’uomo è stato portato in caserma per l’identificazione. Ma anche lì ha continuato a dare in escandescenze, urlando, minacciando i militari e sbattendo i pugni contro i muri. A quel punto, si è reso necessario l’intervento del 118, che ha proceduto alla sedazione farmacologica del soggetto prima di trasferirlo al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito in Sassia.
Il polacco è stato infine arrestato con l’accusa di tentata rapina. Secondo quanto emerso, si tratta di un soggetto già noto alle forze dell’ordine, con precedenti per episodi simili. I tre venditori ambulanti, ancora sotto shock, sono riusciti a raccontare quanto accaduto agli inquirenti e fortunatamente nessuno di loro è rimasto ferito.
Il bilancio dei controlli
Nel cuore di Roma e in provincia, le pattuglie dell’Arma hanno battuto a tappeto le zone più sensibili: centro storico, stazioni metro, mezzi pubblici e quartieri residenziali. Il bilancio è pesante: 9 persone arrestate, 6 denunciate, oltre 3.500 persone identificate e 1.900 veicoli controllati. Un’operazione massiccia, decisa insieme al Prefetto Lamberto Giannini, nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Taccheggi e furti a raffica nel centro storico
Via del Corso, piazza Venezia, via Gioberti: è qui che i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno scoperto una vera e propria raffica di taccheggi e furti seriali. Un peruviano di 48 anni è stato arrestato con una borsa schermata piena di vestiti rubati per 450 euro. Due donne cilene, in compagnia di tre connazionali (poi denunciati), hanno fatto incetta di abbigliamento per 500 euro. Tutti fermati a bordo di un’auto a noleggio.
In zona Termini, un italiano di 34 anni ha sottratto due borse rimuovendo le placche antitaccheggio. Poco dopo, all’interno della stazione, un somalo di 28 anni è stato arrestato: su di lui pendeva un mandato di cattura europeo emesso dalla Germania per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
In via Trionfale, un romeno di 46 anni ha bevuto, distrutto un minimarket, minacciato il titolare e cercato di scappare su un bus ATAC. È finito in manette per rapina impropria, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.
Anche all’autostazione Tibus, un egiziano di 24 anni è stato bloccato con in mano il bagaglio appena rubato da un pullman diretto ad Avellino.
Infine, in piazza del Colosseo, una cittadina cinese di 58 anni è stata sorpresa a fare la guida turistica senza abilitazione. Per lei una sanzione e un allontanamento di 48 ore dall’area archeologica.