Roma, panico sulla metro A: borseggiatrice “salvata” con la forza da una gang

È accaduto tutto nel giro di pochi minuti, in pieno giorno, sulla metro A di Roma, dove una borseggiatrice è stata colta in flagrante da un gruppo di turisti. A raccontarlo è un video pubblicato su Welcome to Favelas, diventato virale nel giro di poche ore. Le immagini mostrano una donna seduta su una panchina arancione all’interno della metro, circondata da diverse persone che sembrano averla appena fermata. Secondo quanto riportato nella didascalia della pagina, si tratterebbe di una borseggiatrice sorpresa da alcuni turisti mentre cercava di rubare un portafoglio.
Il finto poliziotto
Sempre nella didascalia del video viene raccontato un dettaglio importante: uno dei presunti complici della donna si sarebbe spacciato per poliziotto in borghese, fingendo di telefonare ai colleghi per prendere in carico la situazione. Ma, come specificano gli utenti nei commenti, si tratterebbe in realtà di un complice, che ha inscenato tutto per guadagnare tempo.

Questo dettaglio non si evince chiaramente dal video, dove si vedono solo i momenti successivi al fermo. Tuttavia, il racconto prosegue: alla fermata Manzoni, salgono altre persone nel vagone e si scatenano momenti di caos. Secondo chi ha postato il contenuto, sarebbe stata una vera e propria banda, intervenuta per liberare con la forza la borseggiatrice. Le immagini mostrano chiaramente una rissa in corso, tra urla, spintoni e persone che cercano di trattenere o allontanare i nuovi arrivati.
Panico tra i passeggeri della metro A: una giornata di “ordinaria follia”
Nel video si vede la folla cercare di contenere la situazione, mentre alcuni passeggeri filmano l’accaduto con i cellulari. È difficile capire con precisione la dinamica completa, ma il clima di tensione e paura è evidente. Le immagini si interrompono con il vagone ancora fermo in stazione e passeggeri visibilmente sconvolti.
Una scena di “ordinaria follia romana”, che però dovrebbe far riflettere. Nonostante l’indignazione, episodi simili stanno diventando sempre più frequenti sui mezzi pubblici. E chi prova a reagire rischia di diventare la vittima.