Roma paralizzata solo a metà per lo sciopero Atac del 9 dicembre, metro aperte e bus a singhiozzo

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A Roma oggi, 9 dicembre, va in scena lo sciopero di 24 ore del personale Atac, proclamato dal sindacato Sul. La conseguenza più importante, per chi si muove in città, è questa: metro A, B e C risultano aperte, ma sulla rete Atac sono possibili ritardi e corse ridotte, soprattutto sulle linee di superficie. L’agitazione riguarda solo Atac, quindi non è uno stop generalizzato dell’intero trasporto regionale o nazionale.

Chi rischia ritardi (e chi no): la mappa dei servizi

Lo sciopero impatta la rete Atac di bus, filobus, tram, metropolitane e anche la ferro-tranvia Termini–Centocelle. Diverso il discorso per il resto: sono infatti regolari le linee gestite dagli operatori privati, così come i collegamenti di Cotral e Trenitalia. Regolare anche il servizio di bus a chiamata. Tradotto: i disagi, dove ci sono, si concentrano sulla galassia Atac e soprattutto sulle corse in strada.

Le fasce di garanzia: gli orari da segnarsi sul telefono

Roma Servizi per la Mobilità ricorda che, anche con lo sciopero, restano attive le fasce di garanzia. I possibili disagi si concentrano dalle 8.30 alle 17.00 e poi dalle 20.00 fino a fine servizio diurno. Le corse, invece, sono assicurate dall’inizio del servizio e fino alle 8.29, e poi dalle 17.00 alle 19.59. In pratica: se puoi, punta a muoverti dentro le finestre protette.

Il dato che cambia la giornata: quanta adesione c’è stata

Nel primo bilancio ufficiale, diffuso nel pomeriggio, arriva il numero che molti aspettavano per capire quanto “peserà” davvero la protesta. Alle 14, Roma Servizi per la Mobilità comunica: «L’adesione complessiva del personale Atac allo sciopero odierno… è stata pari al 19,5%». Il Sul, sigla nazionale che in Atac rappresenta tra il 10 e il 20% dei lavoratori, osserva con attenzione questi numeri, che spesso anticipano quanto sarà irregolare la giornata sulle singole linee.

Perché il Sul incrocia le braccia: le rivendicazioni

Dietro lo sciopero, il Sul elenca una serie di criticità: turni individuali degli autisti, condizioni legate al pasto durante il servizio, e richieste di pari trattamento su premi e inquadramenti contrattuali. Nel mirino anche l’applicazione di una sentenza della Cassazione sul passaggio alla “IV area” per alcuni lavoratori. Poi c’è il capitolo sicurezza: maggiori garanzie nelle rimesse, con un focus sulla rimessa “Portonaccio” e sui percorsi pedonali di uscita.

Non è il primo stop: cosa dicono i precedenti del 2025

Chi prende i mezzi ogni giorno lo sa: non è una novità isolata. Nei precedenti scioperi dichiarati dal Sul nel 2025, le adesioni sono state variabili: in uno sciopero di superficie di alcuni mesi fa si è arrivati al 25%, mentre per metropolitane e ferrovia la partecipazione è risultata più bassa. È un dettaglio che conta, perché spiega perché le metro possano restare operative ma con ritmi non sempre regolari, mentre bus e tram rischiano di essere più “capricciosi”.

Centro sotto pressione: via Ara Coeli chiusa e deviazioni a raffica

A complicare ulteriormente la mobilità nel cuore di Roma, su disposizione della Polizia Locale è stata chiusa via d’Aracoeli. Risultato: cambiano percorso in direzione piazza Venezia le linee 30, 51, 75, 81, 83, 85, 87, 117, 118, 160, 170, 628, 781, FREE2, L07, nMC, nME, n716, deviate via Santa Maria in Cosmedin, Lungotevere de’ Cenci, via Arenula, via delle Botteghe Oscure, piazza Venezia. Capolinea 44, 715 e 716 spostati, e sospese temporaneamente le fermate 70518, 70646, 70517, 71177.