Roma, parcheggio conteso tra residenti e Guardia di Finanza su via Nomentana: “È abusivo”. “No, siamo in regola”

parcheggio via Nomentana

A Roma anche un parcheggio può diventare terreno di scontro. Soprattutto di questi tempi, con le piste ciclabili che sottraggono posti auto e cittadini in rivolta in diversi quartieri. Succede in via Nomentana, davanti alla sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza, dove uno spiazzo conteso divide da anni i residenti e le Fiamme Gialle.

Dal 2006 quell’area è utilizzata come parcheggio della Finanza grazie a una concessione provvisoria del Comune, nata per permettere lavori all’interno della caserma. Provvisoria, appunto. Ma da allora, spiegano i residenti, la situazione si è “cristallizzata”. La concessione non sarebbe mai stata formalizzata e lo spazio è rimasto a uso esclusivo del corpo militare.

I residenti: “È un abuso, quell’area ci appartiene”

La posizione del Comitato Montesacro–Ansa dell’Aniene, guidato da Franco Cesari, è chiara. “Quello spazio è vitale per il quartiere. Non esiste alcun titolo che autorizzi l’uso da parte della Guardia di Finanza. E troviamo inaccettabile che un organo dello Stato sia protagonista di una situazione simile, arrivando perfino a demolire manufatti e installare inferriate”.

I comitati, che da tempo portano avanti la battaglia anche con accessi agli atti al Dipartimento comunale, sostengono che non risulti nessun atto concessorio definitivo, ma solo un vecchio via libera “temporaneo”. Nel frattempo, però, l’area sarebbe stata trasformata. «C’è stato un utilizzo reiterato negli anni, con abbattimento edificio storico all’interno dell’area “Maggiolina”, installazione casupola, sbarra di accesso, delimitazione delle aree di parcheggio, installazione di recinzione lato via Bencivenga e apposizione di tanto di targa ‘Guardia di Finanza‘ all’ingresso», spiegano dal Comitato. Tutto, secondo i residenti, “senza alcuna autorizzazione”.

“Abbiamo persino proposto al Comune un uso condiviso dell’area”, aggiungono dal Comitato, “ma finora abbiamo ricevuto solo porte chiuse. È assurdo che un parcheggio pubblico diventi un territorio di nessuno in un quartiere dove trovare un posto è una guerra quotidiana”.

La replica delle Fiamme Gialle: “Area assegnata per riqualificarla”

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza ribatte con fermezza: “Nessun abuso. Quando ci è stata affidata, quella zona era un deposito abusivo di materiali edili. Il Comune ci ha concesso lo spazio proprio per riqualificarlo, e così è stato. Non comprendiamo tutte queste polemiche per un parcheggio che utilizziamo solo per i mezzi di servizio“.

Le fiamme gialle spiegano che l’area “da sola non basterebbe comunque a risolvere i problemi di sosta di un quartiere con oltre 150mila abitanti”, e sottolineano come la Finanza “abbia sempre mantenuto un rapporto di collaborazione con il III Municipio”.

Il Municipio media, ma attende risposte dal Comune

Proprio il III Municipio, guidato da Paolo Marchionne, ha cercato di fare da ponte tra le parti, coinvolgendo il Dipartimento Patrimonio per chiarire la vicenda. Ma, a oggi, nessuna risposta ufficiale è arrivata dal Campidoglio.
Secondo i residenti, già due anni fa il Municipio aveva chiesto al Comune la restituzione dell’area a uso pubblico. L’obiettivo, ora, è aprire un tavolo con il Demanio militare per discutere non solo del parcheggio, ma anche del futuro di altri immobili abbandonati nella zona, che potrebbero essere recuperati e messi a disposizione del quartiere.

Il risultato, per ora, è un classico esempio di terra di mezzo all’italiana: uno spazio conteso tra enti pubblici, con carte incomplete e nessuna decisione definitiva. Insomma, un parcheggio simbolo delle storture romane. Con una targa “Guardia di Finanza” da un lato, un cartello “Zona militare – divieto d’accesso” dall’altro, e nel mezzo cittadini che chiedono soltanto di poter parcheggiare dove, in teoria, dovrebbero poterlo fare da anni.