Roma, parcheggio taxi di Piazza Risorgimento: posti scomparsi e tassisti penalizzati: “Il peggiore della città”

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Dopo il restyling costato circa 14 milioni di euro, Piazza Risorgimento è finita nel mirino dell’opposizione. A sollevare pesanti critiche è il consigliere regionale Daniele Giannini che, tramite i social, definisce il nuovo assetto urbano un vero e proprio rompicapo viabilistico, denunciando un peggioramento rispetto alla situazione precedente

Parcheggi fantasma, tassisti costretti a giri assurdi

Il consigliere regionale punta il dito contro lo smantellamento della rotatoria funzionale e la scomparsa dei posti taxi, prima ben visibili e ora relegati ai margini, costringendo i conducenti a percorsi tortuosi “che manco nei rally”. Un grave vulnus in una zona strategica per chi lavora con il taxi nei pressi di San Pietro con un “parcheggio diviso a metà” tra due attraversamenti pedonali

Scomparsa degli spazi dedicati

Una riduzione dei parcheggi taxi in piazza Risorgimento come parte di un più ampio “emergenze parcheggi” che affligge i tassisti romani. I sindacati hanno lanciato l’allarme, parlando di “grave danno all’utenza e agli operatori del servizio” proprio per la perdita di aree strategiche.

Pedoni e servizi in affanno

Oltre ai tassisti, anche pedoni e automobilisti affrontano disagi, attraversamenti in curva cieca, semafori poco visibili e code continue. Giannini definisce l’intervento “una complicazione, non una riqualificazione” e chiede il ripristino della precedente rotatoria. “Per arrivare ai musei vaticani ora bisogna fare un lungo percorso rispetto a prima – aggiunge Giannini – si tratta del peggio parcheggio di Roma”.

Appello alle istituzioni e risposte richieste

Il consigliere esorta Roma Capitale e l’assessore alla mobilità a intervenire tempestivamente. I tassisti chiedono il ripristino dei parcheggi taxi, una gestione condivisa dei cantieri per mitigare l’impatto sulla mobilità.