Roma, parte la rinascita del Liceo Gullace: al via i lavori dopo gli incendi

Dopo mesi di attesa e un lungo percorso tecnico-amministrativo, sono ufficialmente partiti i lavori di riqualificazione della sede succursale del Liceo Teresa Gullace, in via Deportati del Quadraro, nel cuore del quartiere Don Bosco. L’edificio era stato gravemente danneggiato da due incendi dolosi avvenuti a ottobre 2024, che hanno compromesso la struttura, reso gli spazi inagibili e costretto oltre 1400 studenti alla didattica a distanza.
Grazie a uno stanziamento di 1,9 milioni di euro da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale, è stato possibile avviare il cantiere in tempi rapidi, portando finalmente una risposta concreta a famiglie, docenti e studenti.

“Al via i lavori di ripristino del Liceo Gullace! Dopo i due incendi che hanno colpito duramente la scuola nell’ottobre 2024, partono finalmente i lavori di bonifica e ristrutturazione grazie a uno stanziamento di 1,9 milioni di euro da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale”, ha dichiarato in un post sui social Daniele Parrucci, delegato del sindaco all’edilizia scolastica della Città Metropolitana di Roma Capitale
“È stato un lavoro collegiale, frutto dell’impegno di tutti i consiglieri metropolitani. In questi mesi intensi abbiamo:
- elaborato il progetto,
- selezionato il materiale da bonificare e smaltire,
- indetto la gara e assegnato i lavori.
Insieme al Sindaco Roberto Gualtieri e al Presidente del VII Municipio Francesco Laddaga, ci siamo attivati fin da subito con un obiettivo chiaro: restituire il prima possibile la scuola a studentesse e studenti del Gullace”, ha aggiunto.
L’intervento al Liceo Gullace
I lavori attualmente in corso mirano a riqualificare completamente la struttura scolastica, restituendola alla comunità educante in condizioni di massima sicurezza.
Come confermato dal consigliere metropolitano Daniele Parrucci, delegato all’edilizia scolastica, gli interventi previsti includono:
- la messa in sicurezza degli ambienti scolastici;
- lo sgombero dei materiali e dei macchinari danneggiati;
- la bonifica delle aree colpite;
- il ripristino strutturale delle parti compromesse;
- il rifacimento degli impianti elettrici e antincendio;
- la sostituzione degli infissi.
I fatti precedenti: due roghi dolosi in 48 ore
Tutto è iniziato nella notte tra il 16 e il 17 ottobre 2024, quando un primo incendio è scoppiato all’interno di un magazzino adiacente alla palestra della sede succursale del Liceo Teresa Gullace, nel quartiere Don Bosco, a pochi passi da viale Palmiro Togliatti. Il rogo ha danneggiato gravemente il solaio e la stabilità di parte dell’edificio, rendendolo immediatamente inagibile.
Il secondo episodio si è verificato appena 24 ore dopo, la mattina del 18 ottobre, e ha colpito un’altra ala della scuola, fino a quel momento risparmiata dalle fiamme. Questa volta è stato bruciato del materiale di risulta al secondo piano, aggravando la situazione già compromessa. A lanciare l’allarme è stata una densa colonna di fumo nero che ha allertato i residenti e i Vigili del Fuoco, intervenuti in emergenza per mettere in sicurezza l’intera struttura.
Le indagini della polizia, coordinate dalla Procura e dal commissariato Tuscolano, hanno rivelato la natura dolosa dei due roghi: gli autori, secondo una prima ricostruzione, avrebbero manomesso il sistema anti-intrusione per entrare nell’edificio, che risultava privo di telecamere di sorveglianza. Alcuni video diffusi sui social hanno mostrato ragazzi intenti a scavalcare la recinzione della scuola pochi minuti prima dell’incendio, e proprio da queste immagini è partita l’identificazione di tre minori, due stranieri e un italiano, tutti estranei all’ambiente scolastico.
La scuola era già al centro di tensioni
Già nei giorni precedenti ai roghi, la scuola era stata occupata da un gruppo di studenti, contrari alla prosecuzione delle lezioni nella sede centrale, allora oggetto di lavori di manutenzione. I ragazzi ritenevano la sede succursale di via Deportati del Quadraro più idonea per studiare, lontano da rumori e polvere. La dirigente scolastica aveva inviato una lettera ai genitori, esprimendo la sua ferma contrarietà all’occupazione e chiedendo uno sgombero immediato.
Secondo alcune testimonianze, lo sgombero è avvenuto spontaneamente, poco prima che il primo incendio si sviluppasse. A quel punto, persone estranee all’istituto sarebbero riuscite a introdursi all’interno della scuola, devastandola. I danni hanno riguardato muri anneriti, documenti bruciati, banchi distrutti e materiali acquistati durante l’emergenza sanitaria andati completamente persi.
L’impatto sulla didattica
A causa dei danni, entrambe le sedi del liceo sono risultate inagibili, costringendo la Città Metropolitana e l’Ufficio Scolastico Regionale ad attivare la didattica a distanza per oltre 1400 studenti. In totale, 46 classi hanno perso l’accesso fisico agli spazi scolastici.
Le istituzioni si sono subito mobilitate per individuare soluzioni temporanee: tra le ipotesi discusse, quella di distribuire le 25 aule della succursale tra più istituti del territorio, oppure accorpare alcune classi nella sede centrale di piazza dei Cavalieri del Lavoro, che pur in manutenzione, è rimasta agibile.
Una cabina di regia composta dal Sindaco Roberto Gualtieri, dal Prefetto Lamberto Giannini e dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, è stata convocata per monitorare l’evoluzione della crisi, con l’obiettivo di ristabilire al più presto la continuità didattica in presenza.