Roma, paura a Villa Gordiani. “Zitta o t’ammazzo”, Alessia aggredita e quasi strangolata per rubarle una catenina

“Non fiatare o ti ammazzo”. Sono le parole che ancora rimbombano nella testa di Alessia, 40 anni, residente a Roma, in zona Villa Gordiani, vittima di una rapina violenta consumata all’alba di lunedì 15 settembre nel parcheggio delle case popolari di via San Giusto. Una frase che poteva trasformarsi in una condanna a morte per una collanina di poco valore, strappata via con una brutalità inspiegabile.
“Ho pensato di morire – racconta in un post pubblicato su Facebook –. Mi mancava l’aria, avevo le mani di quel ragazzo sul collo, il suo volto a pochi centimetri dal mio. Poi ha strappato la collana e se n’è andato, insieme a un complice che lo aspettava in scooter”.

L’aggressione all’alba
Alessia stava raggiungendo la sua auto per andare a lavoro, come ogni mattina. In un attimo la routine quotidiana si è trasformata in incubo: un giovane, poco più che ventenne, l’ha afferrata al collo stringendo con violenza. “Non riuscivo a respirare – spiega – e in quegli istanti ero convinta che non mi avrebbe lasciata viva”.
Il rapinatore, dopo averla quasi strangolata, le ha strappato la collanina e si è dileguato. Non ha toccato la fede al dito, né il portafoglio, né la borsa. “Perché tutta quella violenza per un oggetto che vale pochissimo? È questo che mi tormenta ancora oggi”, dice Alessia, con i segni rossi sul collo che parlano più delle sue parole.
Lo sfogo sui social e la solidarietà del quartiere
Sconvolta, Alessia ha deciso di raccontare la sua esperienza sul gruppo Facebook di Villa Gordiani, mostrando le foto delle ferite. La risposta del quartiere è stata immediata: decine di messaggi di solidarietà e incoraggiamento.
“Vivo qui da sempre e conosco tutti“, sottolinea. “Posso dire con certezza che quel ragazzo non era della zona. Ma la cosa più inquietante è che poche ore dopo un’altra donna è stata scippata qui vicino. È chiaro che la situazione sta degenerando”.
Quartiere sotto scacco
Villa Gordiani non è nuova a episodi simili: scippi, rapine e aggressioni si ripetono con una frequenza allarmante. Nello stesso giorno del tentato strangolamento, in via Collatina un’altra donna è stata derubata della collanina da un giovane in monopattino, mentre al Parco Taverna hanno rubato un cellulare a una passante. I residenti sono esasperati: “Non ci sentiamo al sicuro, vogliamo più controlli”, denunciano. “Non possiamo vivere con la paura di uscire di casa”.