Roma, paura per una 39enne scomparsa: ritrovata dalla Polizia dopo quattro giorni

Era sparita nel nulla. Dopo essere tornata da una trasferta a Milano per seguire la sua squadra del cuore, Ester, 39 anni, aveva fatto perdere le proprie tracce. A Roma l’avevano salutata alla stazione Termini, i suoi amici l’avevano vista allontanarsi per prendere i mezzi pubblici. Doveva andare al lavoro. Ma da lì, il vuoto.
Per quattro giorni, il suo cellulare è rimasto spento. Nessuno riusciva a contattarla. La madre, disperata, ha chiamato la titolare dello studio di fisioterapia dove Ester lavorava. La risposta ha gelato il sangue: non si era più presentata da venerdì, prima della partenza. Non era mai tornata.

A quel punto, l’unica strada era la denuncia. La donna si è rivolta agli agenti del IX Distretto Esposizione, raccontando ogni dettaglio. Il sospetto più terribile era legato al passato della figlia: già cinque anni fa Ester era fuggita, smettendo di seguire una terapia farmacologica fondamentale per la sua salute. Allora aveva vagato per una settimana. Poi, il ritorno.
Anche stavolta la preoccupazione era altissima. La Polizia si è attivata immediatamente. Lavoro senza sosta, giorno e notte. Gli agenti, coordinati dal dirigente Massimo Marino, hanno ricostruito gli spostamenti della donna. Hanno scoperto che si era recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I, poi si era diretta verso il litorale. Un pescatore aveva trovato in spiaggia il suo zaino, con dentro tutti gli effetti personali. Un segnale allarmante.
Il suo zaino sulla spiaggia: così Ester è stata salvata dalla Polizia
A dare una svolta decisiva è stato l’incrocio di dati con la Polizia Postale. Le ultime transazioni con la carta di credito e un frame delle telecamere di videosorveglianza: Ester ripresa mentre preleva soldi in zona Flaminio. Da lì, gli agenti si sono mossi.
L’hanno trovata poco dopo, in compagnia di un parroco, che l’aveva riconosciuta e la stava aiutando. Quando ha visto la Polizia, ha capito tutto. Che la stavano cercando, che i genitori erano distrutti. Non ha detto una parola, ha solo abbassato lo sguardo. E ha scelto di tornare a casa.
In una lettera indirizzata al Questore, la famiglia ha voluto ringraziare pubblicamente Federica, Gaia e Raffaele, gli agenti che non hanno mollato un istante. Hanno restituito una figlia. E un sorriso.