Roma: pellegrino di speranza non vuole lasciare il Galilei, il personale chiama i Carabinieri

Carabinieri

Non mancano le incomprensioni in questo Giubileo dei Giovani tra ragazzi venuti da ogni parte del mondo qualcuno è anche stato “interessato” dall’intervento dei Carabinieri.

È successo questa mattina all’Istituto Galileo Galilei in via Nino Bixio, adibito per l’occasione a struttura ricettiva per i giovani “pellegrini di speranza” come in molte altre scuole della Capitale, ma solo dalle dalla sera alle 9 del mattino.

Un ragazzo spagnolo, però, non ha voluto lasciare la scuola nonostante il personale scolastico gli abbia fatto presente il regolamento. La discussione è andata avanti per diversi minuti, a dibattere in italiano e spagnolo, fin quando gli addetti alla sicurezza, portati allo stremo, hanno deciso di chiamare il 112.

Sono intervenuti i Carabinieri

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante che hanno cercato di risolvere il dissidio, convincendo il personale della struttura a lasciarlo restare fino alle 18 quando verrà raggiunto dagli altri componenti del suo gruppo. Un gesto di bontà per il pellegrino che è venuto a Roma per incontrare Papa Leone.

I controlli delle Forze dell’Ordine

Droni, polizia in campo, metropolitana sorvegliata e occhi puntati dall’alto. Per la giornata penitenziale del Giubileo dei Giovani, Roma si trasforma in una cittadella blindata. L’epicentro è il Circo Massimo, dove migliaia di fedeli si sono ritrovati per un momento centrale del cammino liturgico che proseguirà fino al 2 agosto a Tor Vergata.

La Questura di Roma ha rafforzato ulteriormente il piano sicurezza già attivo dal 29 luglio. Stavolta però non si parla solo di presìdi a terra. In campo c’è un dispositivo definito a “sicurezza conica”: controllo frontale, laterale e – soprattutto – verticale.

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