Roma, periferie e sicurezza: scontro politico dopo le operazioni al Quarticciolo

Controlli al Quarticciolo

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Le condizioni delle periferie romane tornano al centro del dibattito politico, con il quartiere Quarticciolo come epicentro delle polemiche. Le recenti operazioni di polizia nella zona hanno scatenato reazioni contrastanti, alimentando un acceso scontro tra le forze politiche della Capitale. Da un lato, Fratelli d’Italia attacca la sinistra, accusandola di aver alimentato il degrado e le occupazioni abusive; dall’altro, le forze progressiste difendono il diritto all’abitare e denunciano la mancanza di politiche sociali adeguate.

Le accuse della destra: “La sinistra getta la maschera”

In una nota congiunta, Mariacristina Masi, consigliere di Fratelli d’Italia in Assemblea capitolina, e Daniele Rinaldi, consigliere di FdI in Municipio Roma V, hanno espresso dure critiche nei confronti della sinistra romana. “Finalmente la sinistra getta la maschera e dimostra che la condizione in cui versano le periferie non è casuale, ma frutto di precise scelte politiche degli ultimi anni”, hanno dichiarato. Secondo i due esponenti del partito di Giorgia Meloni, la reazione negativa alle operazioni di polizia dimostrerebbe l’esistenza di “sacche di consenso costruite su movimenti che appoggiano le occupazioni abusive e lo stato di degrado”.

Il sostegno alle operazioni di polizia e il ruolo del governo

Masi e Rinaldi hanno ringraziato il governo per l’intervento delle forze dell’ordine, sottolineando come questo risponda alle richieste di quei cittadini “perbene ed esausti di vivere in zone in cui lo Stato è stato assente”. Hanno quindi ribadito la necessità di proseguire con il piano di riqualificazione del Quarticciolo, promuovendo una “lotta senza tregua alla criminalità e allo spaccio di droga” e intensificando gli sgomberi di edifici occupati illegalmente. Secondo i consiglieri di FdI, il Comune e il Municipio dovrebbero concentrarsi sulla tutela delle fasce deboli senza ostacolare le operazioni che puntano a migliorare la sicurezza della zona.

La risposta della sinistra: “Soluzioni sociali, non solo repressione”

Dall’altra parte, esponenti della sinistra capitolina contestano la narrazione di Fratelli d’Italia, accusandola di strumentalizzare il tema della sicurezza per fini elettorali. Secondo i movimenti che difendono il diritto all’abitare, gli sgomberi indiscriminati senza alternative abitative aggraverebbero il problema sociale senza risolverlo. “La sicurezza si garantisce con politiche inclusive, non con operazioni muscolari che lasciano famiglie per strada”, dichiarano alcuni esponenti di associazioni locali. Anche alcuni consiglieri di opposizione chiedono investimenti strutturali per il Quarticciolo, come il potenziamento dei servizi pubblici, progetti di riqualificazione urbana e maggiore attenzione alle condizioni socio-economiche dei residenti.

Un quartiere diviso tra paura e speranza

Nel frattempo, tra gli abitanti del Quarticciolo emergono sentimenti contrastanti. Molti residenti accolgono con favore l’intervento delle forze dell’ordine, auspicando un miglioramento delle condizioni di sicurezza. Altri, invece, temono che l’assenza di politiche sociali possa lasciare il quartiere in una situazione di instabilità permanente.

Il dibattito sulle periferie romane resta aperto, ponendo al centro una questione complessa: come coniugare sicurezza e inclusione sociale? Le prossime mosse dell’amministrazione comunale e del governo potrebbero delineare il futuro di queste aree, tra necessità di contrasto alla criminalità e risposte alle emergenze sociali.