Roma, Piazza Bologna nel caos: controlli interforze, oltre 300 persone identificate e raffica di sanzioni

Roma, Piazza Bologna

Musica sparata a tutto volume, insegne abusive, rifiuti gestiti senza regole, telecamere installate fuori norma e dipendenti in nero. È questo lo scenario emerso dal blitz interforze che ieri sera ha travolto l’area di Piazza Bologna, cuore pulsante della movida romana e croce per i residenti, esasperati da mesi di degrado e rumori notturni.

Sul campo, un dispositivo massiccio messo in piedi dalla Questura di Roma: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Roma Capitale, con il supporto delle unità cinofile. Il comando delle operazioni è stato affidato a un funzionario dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Il bilancio dei controlli in Piazza Bologna

Il bilancio è pesante: oltre 300 le persone identificate, 18 i veicoli controllati e 70 le sanzioni per violazioni al Codice della Strada, più 30 verbali elevati per ulteriori infrazioni al volante.

A fare notizia sono soprattutto le 14 maxi sanzioni amministrative da 30mila euro l’una, notificate a diversi esercizi commerciali della zona. I controlli, effettuati dalla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, hanno evidenziato violazioni gravi, come l’uso illecito di impianti di videosorveglianza, gestione scorretta dei lavoratori, mancato rispetto delle norme sanitarie nella tenuta degli alimenti, oltre che l’insofferenza alle più basilari regole sul decoro urbano.

Non è andata meglio a due attività di somministrazione, finite nel mirino per musica a volume eccessivo, insegne non autorizzate e mancata raccolta differenziata.

Il messaggio è chiaro: chi cerca di fare impresa snaturando le regole, ostacolando la viabilità pubblica e danneggiando la vivibilità dei quartieri, troverà le forze dell’ordine sulla propria strada.

Il blitz si inserisce in una strategia precisa, definita a tavolino in Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Roma.