Roma, picchia la Polizia al Quarticciolo, libero dopo 24 ore: “Non è pericoloso”

Roma, Polizia in azione al Quarticciolo

Al Quarticciolo, quartiere di Roma spesso sotto i riflettori per il degrado e la criminalità, un controllo antidroga da parte della Polizia si è trasformato in una scena di violenza. Secondo quanto riportato su Il Messaggero, M. M. O., tunisino di 26 anni arrivato in Italia nel 2020, è stato fermato dagli agenti il 16 gennaio 2025. Ma la situazione è degenerata: pusher della zona sono intervenuti in suo aiuto utilizzando spray urticante contro i poliziotti.

L’aggressione alla Polizia al Quarticciolo

Quel giorno, gli agenti del Commissariato Prenestino, dopo giorni di appostamenti, avevano individuato due pusher, una donna italiana e un uomo nordafricano, che usavano uno scooter come nascondiglio per la droga. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata, attirando l’attenzione di un gruppo di circa venti persone.

Durante l’arresto, l’uomo nordafricano ha opposto resistenza e ha tentato di liberarsi dalla presa degli agenti. La situazione è precipitata con l’arrivo di un gruppo di persone, presumibilmente legate allo stesso contesto criminale, che ha aggredito i poliziotti. Utilizzando spray urticante, i membri del gruppo hanno cercato di disorientare gli agenti per ostacolare l’arresto.

Approfittando del caos, il sospetto è riuscito a scappare, scatenando una caccia all’uomo nelle ore successive. Alla fine gli agenti, supportati dai rinforzi della Sala Operativa della Questura, sono riusciti a fermare undici persone. Tra queste, cinque stranieri irregolari, tra cui il tunisino.

L’uomo è stato arrestato con accuse pesanti, tra cui resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Ma, contro ogni aspettativa, è stato rilasciato su decisione della Corte d’Appello di Roma. Non sarà trattenuto nel centro per il rimpatrio di Bari dove era stato destinato. Per il giudice, il tunisino non è socialmente pericoloso e non c’è il rischio di fuga.

La decisione della giudice: “Non basta il passato, serve valutare il presente”

Stando a quanto riportato su Il Messaggero, la giudice ha accolto il ricorso della difesa, annullando la richiesta di trattenimento al CPR. Secondo il la Corte, è necessario valutare in concreto la pericolosità sociale, basandosi sul comportamento attuale e non solo sui precedenti penali.

M. risulta incensurato, eccezion fatta per una denuncia per furto in Francia nel 2022 e una segnalazione in Italia per falsa attestazione di identità. Inoltre, vive con la famiglia in un centro di accoglienza a Tor Sapienza, dove ha presentato una domanda di protezione internazionale. Un’espulsione, hanno chiarito i giudici, renderebbe impossibile esaminare la sua richiesta.