Roma, porta il pc a riparare: dentro c’erano 500 foto pedopornografiche, arrestato dipendente AMA
Un normale intervento di assistenza tecnica si è trasformato nell’inizio di un’indagine scioccante. Un uomo di 60 anni, dipendente Ama, l’azienda municipalizzata dei rifiuti di Roma, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico: la denuncia è partita da un tecnico informatico, che ha trovato i contenuti raccapriccianti all’interno del pc portato in riparazione.
Il ritrovamento dei file nel PC del dipendente Ama
Il 27 dicembre 2024, il sessantenne aveva portato il suo pc in un centro di assistenza, convinto che nessuno avrebbe mai scoperto il suo terribile segreto. Probabilmente a causa delle festività natalizie, il computer è stato esaminato solo nei primi giorni di gennaio. Una volta acceso, i tecnici si sono trovati davanti a una serie di cartelle contenenti circa 500 video pedopornografici. Tra questi, molti filmati ritraevano bambine vittime di abusi sessuali da parte di adulti.
Immediatamente, il tecnico ha contattato le forze dell’ordine, denunciando l’uomo e consegnando il dispositivo alle autorità. Da quel momento, le indagini hanno preso velocità, coordinandosi con la procura di Roma e sotto la guida del pubblico ministero Antonio Verdi.
La perquisizione e l’arresto in flagranza
Il 7 gennaio, la polizia postale ha effettuato una perquisizione presso l’abitazione del 60enne, situata a Casal Lumbroso, nella periferia sud di Roma. La moglie dell’uomo, presente durante l’operazione, è rimasta sconvolta nel vedere il marito collaborare con gli agenti. L’uomo ha consegnato volontariamente altri due hard disk contenenti circa 2.000 immagini pedopornografiche dello stesso tipo.
La quantità e la gravità del materiale trovato hanno portato al suo arresto in flagranza di reato, una misura prevista in caso di possesso di ingenti quantità di file pedopornografici. Al momento l’uomo si trova presso il carcere di Regina Coeli e ora dovrà affrontare un processo.