“Roma premia il coraggio della sua dipendente, nonostante l’indifferenza del IX Municipio”

Roma concede encomio

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Virginia Raggi, già sindaca di Roma e oggi consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, insieme a Carla Canale, capogruppo della Lista Civica Raggi nel Municipio IX, tornano protagoniste in Campidoglio con una battaglia di principio: riconoscere il merito e il coraggio di una dipendente comunale che, lo scorso 4 settembre, ha salvato la vita a un cittadino praticandogli un massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza. Le due esponenti hanno presentato una mozione per un encomio ufficiale, approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina nei giorni scorsi. Un gesto che restituisce dignità al valore del servizio pubblico e mette in luce, ancora una volta, il ruolo di Raggi e Canale nel portare avanti un’idea di amministrazione fondata su umanità, responsabilità e rispetto per chi serve la città.

Il coraggio dietro uno sportello di Roma Capitale

La storia è di quelle che colpiscono. In un ufficio anagrafe di Roma, un’emergenza improvvisa: un cittadino accasciato al suolo, il tempo che scorre e i soccorsi che tardano. È lì che una dipendente comunale – il cui nome è stato volutamente omesso per tutela della privacy – non ha esitato. Ha praticato un massaggio cardiaco con prontezza e determinazione, riuscendo a mantenere in vita l’uomo fino all’arrivo dell’ambulanza.

Un gesto di sangue freddo e altruismo che ha trasformato un impiegato pubblico in un simbolo di umanità e professionalità. Un episodio che ricorda quanto la dedizione al servizio possa ancora essere la spina dorsale di una capitale spesso percepita come distante e burocratica.

Roma unita, IX Municipio in ombra

L’approvazione unanime della mozione in Campidoglio ha rappresentato un raro momento di coesione tra forze politiche di schieramenti diversi. Ma dietro il consenso c’è anche una polemica. Raggi e Canale hanno infatti sottolineato come il Municipio IX – quello direttamente competente – non abbia mostrato lo stesso slancio nel riconoscere il valore della dipendente, riconoscendo solo il valore dell’intero ufficio e non quello personale della diretta interessata.

“La nostra mozione è stata accolta con convinzione dall’Assemblea Capitolina, che ha avuto più coraggio del Consiglio municipale”, hanno dichiarato in una nota. Parole dure, che evidenziano un contrasto crescente tra la visione politica centrale e quella locale. Perché se il Campidoglio ha saputo guardare al merito, il Municipio sembra essersi perso nei formalismi, dimostrando che la sensibilità istituzionale, a volte, si ferma alla porta degli uffici.

Un segnale di civiltà di Roma, ma il IX Municipio?

L’encomio proposto non è – per Raggi e canale – solo un riconoscimento all’intero ufficio, ma anche personale: è un atto politico e morale. “In un momento così buio per la società, queste azioni vanno premiate con il massimo dell’onorificenza”, hanno ribadito Raggi e Canale che deve riguardare anche la diretta interessata. Un messaggio che va oltre il singolo episodio: Roma ha bisogno di tornare a valorizzare l’esempio, di riscoprire la fierezza dei suoi dipendenti pubblici, di raccontare le storie che ridanno fiducia ai cittadini.

Il Campidoglio, con questa decisione, lancia un segnale forte di rinnovamento etico: dietro i numeri e le delibere, c’è un capitale umano che va riconosciuto e tutelato.

Roma che sa ancora reagire

In una città spesso travolta da inefficienze e disillusione, questo gesto diventa un manifesto di speranza. L’ufficiale d’anagrafe che salva una vita rappresenta la parte migliore della Capitale: quella che non si arrende, che agisce, che non resta spettatrice.

L’encomio, che ora attende la cerimonia ufficiale di consegna, diventa così un simbolo di una Roma che può e deve tornare a essere comunità. “Ci auguriamo – concludono Raggi e Canale – che si proceda quanto prima agli atti necessari per la consegna del tributo personale alla diretta interessata”.

Perché a volte, tra i faldoni e le pratiche, la burocrazia si trasforma in eroismo. E in quei rari momenti, Roma dimostra di essere ancora viva, capace di premiare il merito e di riconoscere i suoi eroi silenziosi.

Dietro lo sportello di un ufficio comunale, Roma ha trovato il suo volto migliore. E grazie a chi ha avuto il coraggio di riconoscerlo, oggi la Capitale può ricordare che non tutto è perduto.