Roma prepara la stretta su B&B e affittacamere, ma intanto vara il maxi hotel in deroga con triplo ‘aiuto’

Roma centro cambia volto a livello turistico-ricettivo, ma non sempre forse con la stessa ‘coerenza politica’. Da un lato, il Campidoglio promette urbi et orbi, a mezzo stampa, una stretta severa e inflessibile sugli affitti brevi: affittacamere, B&B, etc. Accusati in soldoni dalla Giunta Gualtieri di trasformare i quartieri storici in dormitori per turisti e di cacciare via le famiglie residenti.
Dall’altro, proprio mentre il Campidoglio preannuncia regole più dure per i piccoli proprietari, entro settembre, per mano del Municipio I guidato dall’ex Ministro Lorenza Bonaccorsi, fedelissima di Gualtieri, apre la strada a un maxi hotel da oltre 60 posti letto nel cuore di via Cavour. Parliamo di un grande complesso residenziale che sorgerà al posto di varie strutture preesistenti e che sorgerà – così riportano i documenti capitolini – tra “Via Cavour 214, 216, 218, Largo Visconti Venosta 228A, Via Sforza 44, 47A, 48, Via Giovanni Lanza 127, 127A, 129, 129A/B/C, 131, 131A, nel Municipio I”.

Roma, via libera veloce al nuovo grande hotel, con triplo aiuto
Il progetto ha goduto di un permesso in deroga e di un un riconoscimento di pubblico interesse che permetterà ai proponenti di trasformerà vari edifici residenziale in un’unica maxi struttura turistica, con accorpamento edilizio e l’aumento della Superficie Utile Lorda (SUL), accompagnata da un restauro conservativo e cambio di destinazione d’uso a ricettivo.
Tradotto: il progetto godrà di più cubature sfruttabili, costituirà una nuova struttura alberghiera che andrà a inserirsi in una delle aree più centrali e ambite della Capitale, a due passi da Termini e Colosseo, ma già satura di turisti e bus a due piani.
La delibera e il via libera
Il 4 settembre 2025, il Consiglio del Municipio Roma I ha approvato la delibera n. 19. Al centro della decisione, la trasformazione di un complesso di immobili tra via Cavour, largo Visconti Venosta, via Sforza e via Giovanni Lanza.
Le condizioni “compensative”
Per bilanciare l’impatto del nuovo albergo, il Municipio I ha imposto alcune condizioni: tutti gli oneri concessori e i contributi straordinari dovranno finanziare la riqualificazione di via Cavour, da largo Corrado Ricci a Termini.
Tra le prescrizioni: mantenere i posti auto, piantare alberi ad alto fusto per ridurre le isole di calore, non restringere la carreggiata per non aggravare il traffico e garantire marciapiedi in basalto e strada in sanpietrini, in continuità con il progetto Carme.
La stretta sui B&B di Roma, tanto cara al Campidoglio
Mentre il Municipio autorizza il maxi hotel, il Campidoglio prepara la stretta sugli affitti brevi. Il nuovo regolamento, atteso per settembre, dovrebbe imporre che in un condominio non più del 25-30% degli appartamenti siano destinati a uso turistico.
Le aree più colpite saranno proprio quelle già sature: Monti, Esquilino, Trastevere e Termini. Quartieri dove famiglie e piccoli commercianti sono stati messi all’angolo dalla pressione turistica. La misura viene presentata come tutela del tessuto sociale, ma di fatto rischia di penalizzare chi cerca di integrare il reddito affittando stanze o appartamenti.
La domanda inevasa per Roma e il Campidoglio: chi ci guadagna davvero?
Il paradosso resta intatto: un progetto dichiarato di interesse pubblico, un hotel con aumento di SUL che passa in deroga, mentre si prepara la stretta per chi affitta due stanze. Chi ci guadagna davvero? Roma, i romani, o chi sta dietro a quel progetto?