Roma, protesta di Fratelli d’Italia davanti la sede dell’Ater contro la svendita del patrimonio immobiliare

Stamattina alle 10 flash mob di protesta davanti alla storica sede della Ater, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale pubblica del Comune di Roma, in Lungotevere Tor di Nona,. La protesta è diretta contro il Commissariamento imposto da Nicola Zingaretti e contro la svendita del patrimonio immobiliare dell’azienda. Svendita decisa nonostante il parere contrario del Cda dell’azienda. Saranno presenti i dirigenti romani, i consiglieri comunali e regionali di Fratelli d’Italia. Lo rende noto la Federazione romana di Fratelli d’Italia. In tutto sono 3621 gli appartamenti che la regione vuole mettere in vendita, con l’obiettivo di ricavare dalla loro cessione 449,85 milioni di euro.“
Alla protesta hanno partecipato, tra gli altri, il capogruppo di Fdi in Regione Fabrizio, Ghera, la neodeputata Chiara Colosimo, già consigliere regionale, il senatore Andrea De Priamo, consigliere comunale capitolino. Francesca De Vito, consigliere regionale di Fdi, e altri esponenti di Fratelli d’Italia.

L’Ater non è il comitato elettorale del Pd
”L’Ater va rilanciata e per farlo serve una nuova amministrazione competente e onesta. Fdi ha “voluto denunciare il provvedimento bulgaro con cui Zingaretti ha commissariato l’Ater con lo scopo di portare a termine la svendita della storica sede di Lungotevere Tor di Nona a cui si era opposto il Cda. Hanno partecipato parlamentari, consiglieri regionali, comunali e municipali e rappresentanti del dipartimento Erp e del Circolo Ater di Fdi.
Obiettivo della manifestazione ribadire come questo atto autoritario, compiuto a pochi giorni dalle dimissioni del Presidente, dimostri la volontà della Sinistra di gestire l’Azienda pubblica eludendo i controlli e la necessaria trasparenza, che il Consiglio di Amministrazione con rappresentanti dell’opposizione garantiva”. Così in un comunicato la Federazione Romana di Fdi. ”Smascherato questo ultimo colpo di mano che mira a fare dell’Ater un comitato elettorale Dem, non resta niente delle politiche abitative fallimentari della giunta Zingaretti, a parte la mancata manutenzione delle case popolari ed i crediti non riscossi dagli occupanti”.