Roma, pusher “in famiglia”: a Tor Bella Monaca chiamano parenti e vicini per sfuggire all’arresto
Quando hanno visto i poliziotti hanno provato a scappare. Non lontano, però. Si sono infilati nel palazzo, hanno bussato alle porte, hanno chiesto aiuto a parenti e condomini per far perdere le proprie tracce. Un tentativo disperato, durato pochi minuti. E alla fine la Polizia di Stato li ha bloccati sulle scale, tra tensione e proteste. È successo a Tor Bella Monaca, sull’asse ormai noto di via dell’Archeologia, ed è l’episodio più emblematico dell’ultimo blitz antidroga messo a segno nelle periferie romane.
Tor Bella Monaca, il blitz e la fuga tra le scale
I Falchi della Squadra Mobile stavano osservando da tempo due giovani, incastrati nel classico schema palo-venditore. I due si sono allontanati quando hanno notato un’auto delle forze dell’ordine, poi sono tornati “in posizione”. La cessione è avvenuta pochi istanti dopo. È a quel punto che è scattato l’intervento dei poliziotti. I due hanno quindi provato a dileguarsi rifugiandosi all’interno di uno stabile, coinvolgendo familiari e conoscenti nel tentativo di rallentare gli agenti. La strategia non ha funzionato. In pochi minuti sono arrivati altri equipaggi, inviati dalla Sala Operativa della Questura, e la situazione è stata riportata sotto controllo. Addosso ai fermati, entrambi di origine tunisina, sono state trovate dosi di cocaina e hashish, pronte per lo spaccio. E per loro sono scattate le manette.
Tor Marancia, il bilancino comprato in taxi e lo shaboo nello zaino
Poche ore prima, un altro arresto aveva acceso l’attenzione degli investigatori a Tor Marancia. Un giovane di origine cinese era sceso da un taxi, si era guardato intorno con insistenza ed era entrato in un negozio di casalinghi. Poi era uscito con un bilancino di precisione. I Falchi lo hanno seguito. Poco dopo lo hanno fermato. Nello zaino hanno trovato circa 180 grammi di shaboo, una droga sintetica particolarmente diffusa nella comunità asiatica. E anche il giovane asiatico è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.
Altri due arresti, distinti ma collegati, a Ponte di Nona. Il primo riguarda un 23enne egiziano, beccato su una panchina utilizzata come deposito improvvisato, dove nascondeva le dosi di cocaina. Poco distante, un 29enne di origine marocchina, che invece occultava la droga addosso, pronta per la consegna. Alla fine del controllo, gli agenti hanno sequestrato 14 grammi di cocaina. Tutti gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità giudiziaria.